Il bailamme generale del calciomercato ha travolto il Napoli, attivissimo nel cercare di chiudere in tempi brevi, inusuali per le tempistiche di Aurelio De Laurentiis, i colpi giusti per chiudere la squadra a disposizione di Luciano Spalletti. In attesa di eventuali cessioni, s’intende.
Tra i tanti nomi accostati, ce ne sono due che stuzzicano un po’ più degli altri: l’attaccante dell’Udinese Gerard Deulofeu ed il centrocampista della Lazio Luis Alberto. Li abbiamo imparati a conoscere durante le loro avventure italiane, e certo sul valore tecnico del calciatore non si discute. Intrigano, però, da un punto di vista tattico nel 4-2-3-1, o 4-3-3, che potrebbe essere adottato da Luciano Spalletti.
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Il motivo tattico è presto detto: uno dei temi che hanno caratterizzato la stagione del Napoli è stato il giocatore che avrebbe dovuto agire alle spalle di Victor Osimhen. Da un lato la posizione più conservativa, più orientata verso l’equilibrio del centrocampo, ha portato a Piotr Zielinski, capace di inserirsi nello spazio aperto dall’attacco alla profondità di Osimhen - in grado di seguire (almeno nella prima parte di stagione) ed approfittare di eventuali ribattute avversarie -, ma anche in grado di dare aiuto in fase di copertura agli altri due centrocampisti presenti in campo. Sovrapponendo le heat maps di diverse partite della seconda parte di stagione, la posizione ricoperta da Piotr Zielinski e Luis Alberto è molto simile, una decina di metri alle spalle di Osimhen, spostato sulla sinistra.
Dall’altra la scelta più audace, resa realtà soltanto nell’ultimo stralcio di stagione a partire dallo sciagurato match di Empoli: Dries Mertens, non più esplosivo fisicamente e inadatto a ricoprire il ruolo interpretato da Victor Osimhen. Però intelligentissimo nel trovare il passaggio filtrante in avanti per i compagni, ricucendo lo spazio - enorme - con i due centrocampisti alle sue spalle. Una delle idee di inizio stagione, per Spalletti, era quella di utilizzare Adam Ounas alle spalle di Osimhen, in una posizione forse poco congeniale, ma molto interessante.
Sfruttato per qualche partita Dries Mertens, in uno schema del genere potrebbe avere senso anche Gerard Deulofeu. Che nasce sì esterno offensivo - e al Milan si mise in mostra nella seconda parte della stagione 16-17 -, ma nell’ultimo triennio, tra Watford e Udinese, si è destreggiato in ruoli più centrali ed avanzati. Arrivando alla consacrazione di quest’anno, in un 3-5-2 che lo ha visto giostrare alle spalle e al fianco di Beto in un sistema di gioco che lo ha visto leader incontrastato, anche con una certa libertà di movimento. Il 4-2-3-1 è tutt’altra cosa, ovvio, ma l’idea che Gerard Deulofeu possa essere inserito in uno spartito tattico con la possibilità di essere sfruttato non solo sulla fascia, ma anche e soprattutto alle spalle di Victor Osimhen, potrebbe essere interessante.
In fin dei conti, comunque, poi contano i soldi. Perchè si può analizzare ed ipotizzare qualsiasi genere di accoppiamento in casa Napoli. Anche Gerard Deulofeu e Luis Alberto al posto di Dries Mertens e Piotr Zielinski. Ma senza soldi non si cantano messe - sia per i rinnovi, sia per gli acquisti con relativi ingaggi - e le idee rimangono solo su carta.