Dai problemi cardiaci alla nuova vita... che fine ha fatto Ivan Strinic?

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Dai problemi cardiaci alla nuova vita... che fine ha fatto Ivan Strinic?

Ricordate Ivan Strinic, ex di Napoli e Milan? Ecco cosa fa oggi a distanza di anni

Napoli-Milan, tante sfide ma mai un affare tra le parti. Nulla di personale ovviamente, questione di concorrenza e nulla più. Condivisione del medesimo obiettivo che, giocoforza, porta ovviamente a non rinforzare mai un tuo diretto concorrente. Obiettivo che è lo stesso di quest'anno tra l'altro: l'accesso alla Champions League

Un motore fondamentale per l'autonomia dei conti e per sopperire all'incubo dei rossi in bilancio. ADL ci è riuscito quasi sempre, i rossoneri meno. Motivo per cui, almeno nell'ultimo decennio, i doppi ex sono divenuti tali mai saltando direttamente lungo l'asse napoletano-milanese o viceversa. 

Ivan Strinic, l'arrivo a Napoli e i successivi problemi cardiaci 

Gonzalo Higuain per esempio, oppure Tiémoué Bakayoko. I nomi non mancano. Ma ce n’è uno che forse i meno attenti avranno probabilmente dimenticato. Un profilo che in molti avranno anche quasi cancellato e che ora riporterà alla mente tanti ricordi assopiti: Ivan Strinic. Che fine ha fatto, ci potremmo chiedere a distanza di anni, l’esterno croato? Correva l’anno 2015 quando, già a gennaio, il Napoli chiuse un affare a parametro zero mettendo a sorpresa le mani su un profilo inedito.

Non un giovanissimo come la politica societaria imponeva, ma un 28enne: un esperto dall’usato garantito alle spalle di Faouzi Ghoulam. Buono l’approccio con Rafa Benitez col quale colleziona 11 presenze in in 6 mesi, meno entusiasmante il seguito con un Maurizio Sarri molto proiettato verso un concetto di ‘titolatissimi’. 

Il neo acquisto, causa anche un exploit importante del concorrente di ruolo, fu così costretto ad accontentarsi a 13 e 15 presenze nelle due successive stagioni. Troppo poco, considerando la sua voglia di sentirsi protagonista. Nel 2017 salutò tutti e vola alla Samp proprio per il suo desiderio di continuità. 

Tuttavia si bruciò presto accordandosi col Milan a campionato in corso e finendo così ai margini della squadra. Approdato a Milanello, la scoperta choc: una ipertrofia del muscolo cardiaco. Tradotto: stop all'idoneità sportiva in attesa di ulteriori approfondimenti. 

Via libera che da agosto arrivò soltanto a novembre, quando ormai è troppo tardi e il treno del Diavolo era già partito alla ricerca di una forma che troverà tuttavia solo diversi anni dopo. Segue la rescissione e l'addio a quella gloria che tanto avrebbe desiderato. 

Cosa fa oggi? 

E oggi? Cosa fa a distanza di anni? Nulla, almeno a livello calcistico: si è ritirato. Dopo aver presenziato due anni nella lista degli svincolati, lo scorso 2021 ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo in virtù anche degli accacchi fisici vari. Si sta godendo la famiglia e la patria col rientro a Spalato. 

Papà a tempo pieno e probabilmente starà portando avanti qualche piccolo investimento locale. Ma col calcio è tutto fermo dopo aver aspettato invano una chiamata significativa mai più giunta. Nessun nuovo ruolo da post calciatore. Il punto più alto della sua carriera resterà quello raggiunto con la nazionale, ovvero la coppa del mondo del 2018 giocata da titolare con una Croazia sorprendentemente in finale. A un passo dalla gloria eterna ma con grossi rimpianti italiani. 

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