I calciatori di Serie A - di fronte all’ipotesi di un ritiro previsto dal protocollo per poter terminare il campionato - sono contrari. Non è una presa di posizione pubblica, secondo quanto raccontato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport:
“I calciatori hanno affrontato l’argomento con le società e l’AIC. Due mesi chiusi in albergo, senza contatti esterni, lontani dalle famiglie e dai figli? Anche no. È maturata tra i calciatori la preoccupazione per i due mesi di calcio che gli vengono prospettati. Tutti hanno voglia di tornare a giocare, nessuno vuole accettare di mettere a repentaglio la propria salute o di vivere per due mesi in una «bolla» che li allontani ancora di più dal contesto in cui sono calati.
Un calciatore di Serie A che preferisce rimanere anonimo ha confidato:
«Siamo fermi da più di due mesi, gli allenamenti casalinghi sono stati utili a livello mentale, per distrarci. E’ inutile nasconderlo: una condizione fisica decente non si raggiunge in una o due settimane, sappiamo bene che infortunarsi è un attimo. E noi costruiamo le carriere sul corpo, sui muscoli, sulla condizione fisica: non ci va di esporci a rischi inutili»