Notizie Serie A. Ralf Rangnick dopo il clamoroso mancato passaggio al Milan, torna a parlare dei rossoneri. Ecco le sue parole sulla conferma di Pioli e di Ibrahimovic, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport:
“Pioli ha meritato la conferma per la persona che è, sempre concentrato sugli obiettivi e con la squadra che lo segue e supporta. E’ stata la migliore dopo la ripresa post coronavirus, Se poi è una scelta giusta per il club nel medio-lungo periodo è un'altra questione".
Su Ibrahimovic: “Non ci punterei, o meglio, se il Milan si è rivolto a me per cercare una svolta sapevano che non è nel mio stile insistere su giocatori di 38 anni, non perché non siano abbastanza bravi, e Ibra certamente lo è, ma perché preferisco creare valore, sviluppare il talento”.
Poi la stoccata contro la dirigenza rossonera: "Non conosco Boban e Maldini quindi non voglio dare giudizi. Ma la società è davvero contenta dei risultati ottenuti rispetto ai soldi spesi negli ultimi anni? l club mi aveva cercato a ottobre quando era quasi in zona retrocessione, con me volevano una svolta: io lavoro sulla crescita di giovani calciatori, non è nel mio stile puntare su elementi come Kjaer o Ibra".
Sul progetto da migliorare: "Devono sarsi un obiettivo concreto, come la Champions. L'esempio è a 30 km da Milano: l'Atalanta ha un terzo del fatturato del Milan eppure guardate dov'è arrivata. I Percassi hanno investimenti intelligenti, hanno un settore giovanile all'avanguardia. E poi hanno Gasperini, da cui c'è tanto da imparare. Come da Conte, dall'altra parte di Milano".