Il giorno dopo Napoli-Barcellona...Il sogno, l'impresa e quella salita maledetta

Rubriche fonte : di Stefano Napolitano
Il giorno dopo Napoli-Barcellona...Il sogno, l'impresa e quella salita maledetta

Il giorno dopo Napoli-Barcellona

Ultime Calcio Napoli - Il giorno dopo Napoli – Barcellona. E’ mancato poco che l’incontro dell’anno, che la partita dello “sfizio” si trasformasse in impresa. Gattuso non sarà uno stratega di ultima generazione. Dei fronzoli e dei merletti se ne frega altamente, ma una cosa è certa: ha trasformato un gruppo di giocatori allo sbando o quasi, in una squadra dove tutti si aiutano ed eseguono come soldatini le sue direttive. Come se si trattasse di calciatori di primo pelo o al debutto su certi palcoscenici. E invece, molti di loro appena due anni addietro, mettevano insieme 91 punti in campionato e non si aggiudicarono lo scudetto solo per lo scempio che si verificò a Milano tra “sviste” arbitrali e le dormite di Handanovic.

Il giorno dopo Napoli – Barcellona. Consapevole della propria forza e anche e soprattutto di quella degli avversari, Gattuso si è inventato o quasi, un 4/1 4/1 che ha chiuso ogni possibilità agli avversari. Dal gruppo ha ottenuto la disponibilità e il sacrificio e anche le mezze ali, Fabian Ruiz e Zielinski si sono sacrificate in un ruolo di copertura degli spazi che non si vedeva dalla notte dei tempi. Come dei veri soldati Di Lorenzo e Mario Rui sono rimasti a difendere il proprio territorio. Il resto l’hanno fatto la grandissima attenzione della coppia centrale e il sacrificio di Insigne e Callejon che hanno rincorso tutti fino alla linea di fondo, aiutando i compagni nei raddoppi e negli “scarichi” una volta conquistata palla.

Il giorno dopo Napoli – Barcellona. Ne è venuta fuori una gara di altri tempi. Con una squadra, il Barcellona, completamente riversata nella metà campo azzurra e il Napoli concentratissimo a chiudere ogni linea di passaggio senza, però, mai disdegnare ripartenze manovrate. E da una di queste, è arrivato il vantaggio. Ciro Dries Mertens non poteva scegliere notte migliore per agganciare Hamsik nella graduatoria all time. E non poteva certo farlo con un goal banale. Il belga ha infilato la sua perla numero 121 con un tracciante a giro all’incrocio dei pali che ha lasciato immobile Ter Stegen. Ancora una volta lui, il Ciro napoletano, l’attaccante per caso che, però, cambiano gli allenatori, cambiano gli avversari delle partite di cartello, dal Liverpool al Real, dal Paris Saint Germain alla Juventus, fino alla gara di ieri sera, viene sempre e comunque preferito a Milik, quello che dovrebbe, e il condizionale è d’obbligo, essere il vero bomber della rosa.

Il giorno dopo Napoli – Barcellona. Peccato per il goal del pari nato dall’unica disattenzione di un monumentale Mario Rui che si è lasciato scappare alle spalle il proprio avversario e dalla poca attenzione di Di Lorenzo che si è dimenticato di “salire” finendo per lasciare in gioco Griezmann al quale è bastato un mezzo pallone giocabile per trasformarlo in goal. Squadra e pubblico non si sono avviliti. Gli azzurri sono “saliti” alla ricerca del goal vittoria e l’hanno pure sfiorato in più occasioni: monumentale quella di Callejon chiuso comunque da un riflesso felino del portiere avversario e anche con Insigne che al termine di una serpentina ubriacante ha preferito concludere invece di servire Milik a due metri dalla porta e la linea di passaggio c’era anche. Peccato.

Il giorno dopo Napoli – Barcellona. Paradossalmente, quando le squadre si sono un pochino allungate, le migliori occasione le hanno avute gli azzurri. Peccato che le due mezze ali, Zielinski e Fabian Ruiz non ne avessero più o quasi. Forse un incursore come Elmas avrebbe fatto più comodo in mezzo al campo. Gattuso ha preferito gettare nella mischia il più esperto Allan per un altro elemento stremato, Diego Demme che aveva raddoppiato su tutti dall’inizio della gara. Ma inserirli entrambi non sarebbe stata una cattiva idea. Anche perché, e duole dirlo, ancora una volta Politano non ha lasciato traccia.

Il giorno dopo Napoli – Barcellona. Il pari tiene viva la fiammella della speranza della qualificazione. Bisognerà vedere come ci arriveranno le due squadre. I catalani sicuramente con due squalificati. Gli uomini di Gattuso certamente concentratissimi, perché, finalmente, adesso, sono una squadra e non più un gruppo di buoni giocatori sparpagliati per il campo. Che il sogno e lo “sfizio” continuino.

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