IL GIORNO DOPO Atalanta-Napoli: la flebile speranza, gli allenatori furbacchioni e lo svogliato Milik

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IL GIORNO DOPO Atalanta-Napoli: la flebile speranza, gli allenatori furbacchioni e lo svogliato Milik

Il giorno dopo Atalanta-Napoli: consueta rubrica a cura di Stefano Napolitano per Calcio Napoli 24

La consueta rubrica post-partita di Stefano Napolitano per CalcioNapoli24.

Atalanta-Napoli, il giorno dopo

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Si ferma a Bergamo la flebile speranza degli azzurri di agganciare un posto Champions. Troppo ampio il distacco in classifica, complice e soprattutto un disastroso avvio di stagione dove, specialmente in casa, tra le mura amiche, si sono persi troppi punti.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Partita tatticamente bloccata.  Due allenatori scaltri e furbacchioni che aspettano più che altro l’errore dell’avversario. O la giocata del singolo o una palla da fermo che possa rompere l’equilibrio. Ne esce fuori un primo tempo dove tutti i giocatori in campo rispettano come soldatini le consegne ricevute. Il risultato non può che essere di zero a zero. Nessuno sbaglia anche perché nessuno rischia.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Pochi minuti della ripresa e accade quello che uno dei due allenatori aspettava. Maldestra l’uscita palla al piede di Fabian Ruiz. Bravi gli avversari ad approfittarne. Gli azzurri accusano il colpo e dopo cinque minuti subiscono anche il raddoppio orobico. Fortunati nell’occasione gli uomini di Gasperini, un tiro sbagliato diviene un assist per Gosens, un tedesco di origini olandesi che accompagna ogni azione. Per il terzino goleador dell’Atalanta, decima rete in stagione. Numeri da attaccante.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. La partita si mette sul binario tattico che Gasperini predilige. Allestisce le due linee di difesa, chiude ogni varco e lascia in avanti il solo Zapata. Uno capace di fare reparto da solo. Uno che con le caratteristiche che si ritrova, al Napoli servirebbe come il pane. Peccato ad non avercelo….più. Giocasse accanto a Mertens, gli porterebbe via un paio di uomini e il belga farebbe sfracelli. Gattuso si affida alla girandola delle sostituzioni per provare a riaprirla. Il pallone gira velocemente, ma i nerazzurri non mollano di un centimetro. Mai disattenti. Tutti a rispettare in maniera maniacale le consegne ricevute. Il Napoli finisce all’attacco, ma non sfonda.

Il giorno dopo Atalanta – Napoli. Quando si perde, il giorno dopo, non è mai un giorno bello. Gli azzurri hanno pagato a carissimo prezzo gli errori che gli avversari aspettavano. Disattento e sfortunato Fabian Ruiz nell’azione che ha sbloccato la gara. Lo spagnolo è un pochino così: non conosce mezze misure. Alterna prestazioni maiuscole, ad altre nelle quali raggiunge a malapena la sufficienza. Sul suo piede preferito anche il pallone spedito a lato da ottima posizione che avrebbe potuto riaprire la gara. Da fuoriclasse il colpo di tacco di Zielinski che lo ha lanciato a rete. Il polacco è tra le note liete di questo finale di stagione. Appare più consapevole delle proprie potenzialità, ma con i piedi che si ritrova, segna poco. E’ questo può divenire un limite per un centrocampista. Comprensibilmente stanco Insigne. Del resto il capitano non si è mai fermato da quando si è ripreso a giocare. Impalpabile Politano. Isolato Mertens. Qualche buona giocata solo quando Insigne gli si avvicina. Vivace Lozano. Entra, lotta, corre. Svogliato Milik che non ne indovina una. Cade malamente da solo su un pregevole invito di Callejon. Con la testa sembra già aver cambiato aria. E questo non è un bene.

Stefano Napolitano

Atalanta-Napoli
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