FLASHBACK...su Roma-Napoli: dalla storia del 'Derby del Sole' alla rottura del gemellaggio, lo striscrione 'Ciuccio fa' tu!' e quel gol 'fantasma'

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Conti e Maradona si salutanoConti e Maradona si salutano

Ultime calcio Napoli, Flashback su Roma-Napoli, la nuova rubrica di CalcioNapoli24 dove ripercorriamo le gare del passato e gli avvenimenti più particolari

Un tuffo nel passato, di partita in partita. Con sguardo diverso: nostalgico. Questa è Flashback. Qui troverete le dichiarazioni dei protagonisti, quelle più incisive, gli episodi clou. Quelli che hanno fatto anche la storia, ma che è sempre bene rispolverare. Benvenuti.

Roma-Napoli, dall'inizio alla fine del gemellaggio

Tifoserie a confronto, rivalità intense e molto accese, fatte di sfottò ma purtroppo anche di scontri. E pensare che la SSC Napoli e la Roma, le due squadre del Derby del Sud, erano anche gemellate. Un qualcosa rovinato nel tempo, rapporti inaspriti e gesti da condannare. Spostiamoci indietro di 30 anni, quando c'era un vero e proprio gemellaggio tra le due città, non solo calcistico. I tifosi partenopei consideravano la tifoseria romana come una sorta di esempio e la curva Sud come un valido modello di tifo. I due club rappresentavano il potere calcistico del centro-sud contro i poteri del nord: si scambiavano bandiere al centro del campo, si sostenevano a vicenda durante gli incontri, avevano cori comuni e si ospitavano nelle rispettive curve. Nel 1928, in occasione della Coppa CONI, ebbe luogo il primo Derby del Sole, detto anche Derby del Sud, tra i primi due club calcistici dell'Italia centro-meridionale ad essere stati ammessi alla Lega Calcio. L'anno dopo, il 10 novembre, si giocò, per la prima volta, nella massima serie. Fenili, lanciato da Mihalich supera Carpi e a pochi metri dalla porta calcia fortissimo, trovando il gol. Ballante resta impietrito, ma l'arbitro Dani, che non aveva seguito l'azione, non convalida la rete e fa riprendere con rimessa dal fondo. Sallustro, Vojak e Mihalich tessevano trame fantastiche in quel periodo, era un gioco spettacolare. In quel caso, però, il match terminò 2-2. Le trasferte romane, di quel periodo, erano al campo del Testaccio e dalla città partenopea partivano migliaia di tifosi per ogni gara. Nel '34, gli azzurri arrivarono a Roma con 5 punti in più: finì 2-1 e fu una gara sontuosa. Scopelli per i padroni di casa, Vojak e Rossettini realizzarono le reti per gli azzurri. Curiosità? Di ritorno, in stazione, alcuni ferrovieri regalarono una pipa inglese a mister Garbutt. 'Ciuccio fa' tu!' era uno degli striscioni presenti nella capitale: era il 13 aprile del '58 e Vinicio era raffigurato a cavallo di un cannone che bombarda il Colosseo. Di Giacomo prima, Pesaola dopo e il Napoli vince 2-0.

Una partita che ha scritto la storia di entrambe le squadre risale al 1959, anno in cui i giallorossi si imposero sulla compagine azzurra per ben 8 reti a 0. L'8 marzo del 1981 si torna all'Olimpico, gara tra Liedholm e Marchesi. Da Falcao ad Ancelotti, da Ferrario a Pellegrini, Krol, Castellini e Pruzzo. Proprio l'attaccante giallorosso andò in gol con un tiro terrificante, poi il pari arrivò con Speggiorin. Ci fu un grande boato da parte dei tifosi azzurri. Nell'edizione del 1987-88 tutto ebbe fine: c'è chi dice che la rottura del gemellaggio tra le due squadre arriva per alcuni gesti di Salvatore Bagni, che al termine dell'incontro tra le due squadre all'Olimpico fu protagonista di uno in particolare rivolto ai tifosi della Roma, fece l'ombrello. Esiste poi un'altra versione di come terminò il tutto: si dice che al termine della partita, i tifosi delle rispettive curve si recarono sotto le curve avversarie per il tipico scambio di bandiere. Giunto sotto la Curva Nord, il tifoso romanista ottenne applausi e cori di sostegno per la Roma; al contrario, si racconta che quando Bagni arrivò sotto la Curva Sud ottenne solamente fischi e insulti ed è lì che ci fu il gesto del centrocampista. E la partita? Cominciò bene per la Roma, con un Bruno Conti sugli scudi e con Maradona e Careca pronti a rispondere a tono. Dopo il vantaggio iniziale di Comi con un colpo di testa, ci fu l’ingresso in area di rigore di Baroni, che costrinse Desideri a commettere il più classico dei falli da rigore che Maradona trasformò.

Conti-Maradona

Roma-Napoli nel nuovo millennio

Passando nel nuovo millennio, siamo nel 2000-2001, l'anno dello scudetto della Roma, gli azzurri persero 3-0. A regalare la vittoria schiacciante ai giallorossi furono le reti di Delvecchio, Totti e Batistuta. Dal ritorno del Napoli in Serie A, nel 2007-2008, arriva la vittoria del Napoli per 2-0 grazie alla doppietta di Cavani nel 2011. Oggi ci sono le trasferte vietate e la necessità di anticipare l’orario serale per consentire alle forze dell’ordine di controllare meglio i flussi di accesso allo stadio e le sue zone limitrofe. Tra le diverse sfide dei due club in Coppa Italia si ricorda la semifinale disputata nella stagione 2013/14: la partita di andata, giocata allo stadio Olimpico, vede la Roma superare il Napoli per 3 a 2 con i gol di Gervinho e Strootman, per poi essere recuperati dagli azzurri grazie all’autogol di De Sanctis e alla rete di Mertens. La vittoria per la Roma, all’87’, arriva grazie a Gervinho. Lo scorso anno, invece, all'Olimpico non c'è mai stata partita, sotto nessun punto di vista. La squadra di Ancelotti si diverte e travolge una Roma allo sbando, a tratti imbarazzante, per 4-1 in un Olimpico gelato: gol di Milik, Mertens, Verdi e Ounas, i giallorossi sembravano un fantasma.

Mertens-Hamsik

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