Sarà al Napoli anche il prossimo anno. Luciano lo sciamano, però, non fa promesse, non prende impegni solenni, evita giuramenti col sangue. Sente aria di casa perché Empoli è a pochi chilometri dal suo piccolo mondo antico ed è qui che è diventato allenatore e forse per questo non ha voglia di nascondersi. Come riporta Il Mattino:
"È una vigilia diversa, Spalletti appare teso e a tratti anche nervoso. Non sembra abbia più tutta questa voglia di divertirsi. «Resto al 100 per cento a Napoli». Si limita a un vago «il mio futuro è Empoli, il mio presente è Empoli, poi a bocce ferme parleremo» che può essere nulla ma pure una minaccia figlia di queste settimane difficili. Mancano cinque partite, non serve voltarsi indietro o saltare in avanti: «Perché chi guarda al passato è un po' masochista», sussurra.
Luciano Spalletti ha guidato il vascello con passo prima sicuro, ipnotizzando lo spogliatoio, poi però in sette giorni assurdi, si è reso conto del naufragio-scudetto. E in cui si è dubitato anche delle sue qualità. Ora vuole ritrovare la squadra. L'impressione è che crederci è davvero un compito complicato. Ma Spalletti è un furbone e sa che i napoletani hanno bisogno di scosse energetiche. Potrebbe esserci Malcuit titolare oppure la prima volta di Tuenzebe".