La decisione dell'ASL nelle prossime ore sul rinvio Juve Napoli. Si è mosso di persona anche il presidente Aurelio De Laurentiis che vuole rinviarla, il Napoli ha 11 giocatori contati di movimento.
Toccherà alla Asl stabilire adesso se si tratta di un focolaio e i contatti tra l’autorità sanitaria locale e il club sono stati avviati già nel corso della notte. Avanza l’ipotesi che tutto il gruppo possa essere messo in isolamento a partire da stamattina, per evitare ulteriori contatti diretti tra i giocatori nel corso della seduta di rifinitura prevista al Training Center di Castel Volturno.
Aurelio De Laurentiis si è mosso di persona per mettere al corrente la Figc e la Lega sulla gravità della situazione, chiedendo il rinvio in blocco della prima giornata di campionato del 2022.
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La Asl vuole vederci chiaro e si pronuncerà nelle prossime ore, alla luce dell’emergenza quasi inverosimile che si è abbattuta sul Napoli. Al momento i giocatori indisponibili sono infatti più di quelli disponibili, tenendo conto anche delle assenze dei tre azzurri impegnati con la Coppa d’Africa: Koulibaly, Anguissa e Ounas. Il Covid aveva già tolto dai giochi durante le vacanze di fine anno Osimhen ( bloccato in Nigeria), Lozano ( in Messico) ed Elmas, che potrebbe rientrare oggi in Italia in caso di tampone negativo e aggregarsi in extremis — almeno lui — a compagni di squadra. I contagi di ieri hanno messo fuori combattimento pure Malcuit (Mario Rui era già squalificato) e il giovane della Primavera Boffelli, che si stava allenando con i titolari proprio a causa delle tante defezioni. La doccia fredda finale è stata la positività di Spalletti, se non altro in isolamento da asintomatico. Il tecnico non potrà tuttavia dirigere la ( eventuale) rifinitura di stamattina, in cui avrebbe dovuto verificare le condizioni fisiche di Insigne e Fabian Ruiz: a loro volta da poco guariti dal virus.
Al Napoli sono rimasti a stento 11 giocatori di movimento e la formazione per Torino sarebbe ovviamente obbligata, se la squadra sarà autorizzata a partire. La Lega Calcio non sembra intenzionata a concedere un rinvio e di conseguenza il pallino passa di nuovo alla Asl di competenza, come già accadde nell’ottobre del 2020 alla vigilia della trasferta di Torino: sempre per l’emergenza Covid. All’epoca ne scaturì una lunga battaglia giudiziaria, sta volta c’è la possibilità che prevalga il buonsenso.