Ultime notizie calcio Napoli - "Attenti a quei due", scrive l'edizione odierna di Repubblica, parlando di Conte e Lukaku:
"La classifica dopo 4 giornate e lo scatto del Napoli lasciano il tempo che trovano, al di là dell’effetto positivo sull’autostima degli azzurri. È invece già un segnale minaccioso per le avversarie il patto d’acciaio tra Conte e Romelu Lukaku: la mente e il braccio armato di una squadra che si sta rapidamente ritrovando, dopo le grandi delusioni della scorsa stagione. Tira aria di riscossa e in prima fila ci sono il tecnico leccese e il bomber belga: pilastri della costosa e inevitabile rivoluzione di Aurelio De Laurentiis, che non ha badato a spese per rilanciare il suo progetto ad alti livelli. I due investimenti più onerosi sono stati fatti proprio per portare a Napoli Conte e Lukaku, che peraltro hanno accettato a loro volta di ridursi i rispettivi stipendi pur di lavorare di nuovo insieme. Antonio e Romelu si sono legati entrambi fino al 2027 al club azzurro e guadagnano la stessa cifra (6.5 milioni), inferiore ai tempi della Premier. Ma in Serie A bisogna accontentarsi e sono altre le priorità di tecnico e bomber, entrambi a caccia del rilancio.
Insieme Conte e Lukaku hanno più chance di vincerla. «Sono stato io a volere a tutti i costi Romelu» . Il nuovo tecnico del Napoli è riuscito nell’impresa di convincere De Laurentiis a spendere 30 milioni per un giocatore di 31 anni: evento inedito nella ventennale gestione del presidente. È stata però decisiva anche la volontà del centravanti belga di indossare la maglia azzurra, rifiutando tutte le altre offerte ricevute durante l’estate e accettando di restare fermo fino alla fine di agosto in attesa che la situazione si sbloccasse. Lukaku aveva la parola di Conte. “Ti porto con me al Napoli”. Ma adesso è Big Rom a essere in debito. «Ha una responsabilità nei miei confronti e lo sa bene». I patti tra i due sono del resto sempre stati chiari, quanto la reciproca stima. Per questo il campione belga ha lavorato da solo per tutta l’estate e ha fatto in modo di presentarsi a Castel Volturno già in condizioni fisiche accettabili, superando il test per lui impegnativo della bilancia. Il premio sono stati i due gol segnati - nonostante un minutaggio ridotto - contro Parma e Cagliari.
A Lukaku manca il ritmo della partita e Conte lo ha messo subito sotto torchio con sedute personalizzate. «Non è al top, deve crescere» . Ma l’esperto bomber belga durante la sosta non si è tirato indietro e ha rinunciato alla Nazionale, per allenarsi anche da solo in maglia azzurra. Umile pure il suo impatto nello spogliatoio, con la rinuncia alla maglia numero 9 per non mancare di rispetto a Victor Osimhen, poi ceduto in prestito al Galatasaray. «Mi va bene la 11».
In cima ai pensieri di Lukaku c’è altro, visto che il Napoli è la sua occasione per finire la carriera in bellezza. “Lo scudetto? No comment”, ha risposto Big Rom a Cagliari. Ancora più ermetico Conte, che deve gestire con i piedi per terra il conto alla rovescia per la Juve. Il grande ex l’ha già etichettata come una gara uguale alle altre (“ Non facciamo i provinciali...”), ma grazie alla settimana di lavoro tipo farà il massimo per preparare ai bianconeri un brutto scherzo. Gli azzurri senza Coppe sono la mina vagante del campionato e non devono porsi limiti, con un tandem di leader che comincia a fare paura".