Ultimissime Napoli - Matteo Renzi ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Il calcio è indice di normalità e io non voglio vivere nellâeccezionalità fino al vaccino. Estendo il concetto alle scuole, allâuniversità , come saprai sono da tempo a favore della riapertura. A febbraio, ricordo, fu commesso un errore gravissimo, il giovedì chiusero le scuole ma lasciarono aperte le piste di sci dove i contagi si moltiplicarono⦠Il calcio, dici, il calcio è elemento di valore per lâItalia, deve riaprire con le giuste modalità . Chi si sta opponendo alla ripartenza del campionato lo fa per unâurgenza di visibilità , non per altro. Il calcio garantisce tanta luce".
In federcalcio sono convinti che quello del riavvio o del blocco definitivo non sia più un problema collegato alla tutela della salute: si tratterebbe di un disegno che porta ad affossare il sistema.
"Sono apertamente dalla parte di Gravina, la sua è una battaglia giusta di sopravvivenza, il calcio ha un valore sociale ed è anche business, certo, i diritti tv non sono unâinvenzione italiana, mantengono il calcio di tutto il mondo. Il blocco mette a rischio lâintero sistema, ci sono società che potrebbero non riuscire a iscriversi al prossimo campionato. Il protagonismo del ministro Spadafora non è più tollerabile, io non lâho apprezzato quando ha sospeso improvvisamente Parma-Spal, era lâ8 marzo, se non sbaglio. Unâora e un quarto di ritardo quando poco prima il premier Conte aveva deciso che si poteva giocare. Mettersi di traverso, bloccare i giocatori negli spogliatoi è stata una mossa incomprensibile, assurda. Oggi ci sono tutte le condizioni per ricominciare fidandosi della comunità scientifica, si parla di test sierologici, di tamponi, di rischio 0,5. Sono certo che Vlaovic e Cutrone, che dal contagio sono passati, vogliano tornare a segnare per la mia Fiorentina".