L'edizione odierna di Repubblica pubblica una intervista a Giampaolo Pozzo. Il proprietario dell’Udinese non è favorevole ad una immediata ripresa della Serie A e si fa promotore di soluzioni alternative. Dal quotidiano si legge:
Perché non vuole ripartire a metà giugno? «Perché bisogna usare il buon senso. Mi sembra assurdo incaponirsi su questa accelerazione. Io non dico che non si debba ricominciare il campionato, ma che lo si deve fare in sicurezza».
Non c’è alternativa: partendo anche solo una settimana dopo, non si potrebbe concludere il torneo entro il 2 agosto. «Appunto. Bisogna trovare soluzioni diverse. Una può essere quella dei play-off e dei play-out. In ogni caso l’Uefa aveva indicato il 2 agosto come data limite per potere giocare le coppe e si può anche ragionare con l’Uefa di questo».
La sua famiglia controlla anche il Watford: la Premier League rischia di sforare i tempi? «Se ne sta parlando, la fase è quella di studio. Ci sono interessi economici e c’è la paura di comprometterli. Dall’altro lato c’è l’evidenza della pandemia. I morti purtroppo non sono uno scherzo e in Inghilterra l’emergenza sanitaria è ancora nel pieno. Mi lasci aggiungere una cosa sulla Germania».
Prego. «Il trionfalismo sulla Bundesliga mi pare fuori luogo. Gli stadi vuoti in diretta tv sono una tristezza e le scene dei calciatori frenati in tutto, a cominciare dalle manifestazioni di entusiasmo. La ripartenza è stata importante, per carità, ma è anche una forzatura. Si sono presi grandi responsabilità, lo può confermare anche il preparatore atletico più inesperto».