Ultimissime notizie coronavirus. La Repubblica oggi in edicola riporta le parole di Alex Gorsky, il CEO di Johnson & Johnson, la terza casa farmaceutica americana ad avere avuto l’approvazione per il proprio vaccino anti-covid. Monodose, il prodotto della J&J ha dei vantaggi sulla concorrenza perchè semplifica la logistica e la distribuzione. Fine maggio anziché fine luglio, secondo quanto annunciato dal presidente Biden, è il nuovo traguardo per una disponibilità di vaccini per tutta la popolazione adulta degli Stati Uniti.
Il vaccino della J&J parte con un dato meno favorevole dei concorrenti. Secondo la Fda l’efficacia è del 72% contro il 90% circa di Pfizer e Moderna. L’efficacia del vaccino J&J sale all’86% nel prevenire ricoveri ospedalieri e decessi. Resta la possibilità che il pubblico preferisca gli altri. «Bisogna studiare con cura i dati e non paragonarli quando non sono omogenei. I nostri test clinici sono avvenuti da settembre a gennaio, in una fase di drammatica recrudescenza dei contagi, e quando già si diffondevano delle varianti. I nostri test hanno coinvolto per il 45% pazienti negli Stati Uniti, per il 40% in America latina, per il 15% in Sudafrica. Tra coloro che hanno partecipato ai test, in America latina era già dominante la variante brasiliana e in Sudafrica quella locale addirittura colpiva il 90% dei pazienti. In questo contesto, il vaccino ha dato un’efficacia praticamente al 100% nell’impedire morti o ricoveri ospedalieri. Questa è la statistica che conta di più. Quando ci vacciniamo, vogliamo evitare soprattutto la forma grave della malattia che impone il ricovero, e ovviamente vogliamo proteggerci contro il rischio di morire. In questa fase la missione prioritaria è bloccare il contagio, prima che il virus abbia il tempo di evolversi in altre varianti potenzialmente più contagiose o più pericolose. In questa funzione il nostro prodotto è perfino più efficace dei concorrenti. È l’unico ad essere stato sottoposto a dei test di massa, nel mondo reale, in situazioni di larga diffusione delle varianti più perniciose».