Due punti nelle ultime sei di campionato al San Paolo vuol dire rischiare la Serie B, esattamente la categoria che i tifosi dell’Inter citano alla fine della partita ironizzando sulle difficoltà del Napoli. Che sono evidenti, qualche moto d’orgoglio a parte, anche contro la capolista. Emblematici i fischi a fine gara ma anche quelli all’indirizzo di Fabian all’uscita dal campo, uno dei più criticati da un pubblico stanco, che ha terminato - da un pezzo - la pazienza. La gente di Fuorigrotta non si diverte più, ha esultato per l’ultima volta il 19 ottobre (2-0 al Verona) e da allora, vittoria col Genk a parte, ma eravamo in Champions, è costretta a subire umiliazioni e sconfitte a ripetizione.
NON SI VINCE. Con l’Inter di Conte, fortunata ma cinica, arriva il terzo ko consecutivo al San Paolo dopo quelli contro Bologna e Parma. Gattuso sperava in un epilogo diverso e forse anche in una partita differente, nonostante indizi di reazione e buona volontà nel primo tempo. Ma nella ripresa il Napoli crolla. Non si rianima per il gol di Milik e si spegne definitivamente quando Lautaro la chiude. Il San Paolo, orfano dei tifosi storici delle curve che proseguono la protesta contro il regolamento d’uso dello stadio, è un teatro silenzioso e pacato, che si scalda poche volte.
ATTIMI. Lo fa quando segna Milik, ad esempio: un lampo nel buio, una fiammella che si spegne subito, il tempo dell’ennesimo errore che Manolas confeziona per Lautaro. Finisce lì, la partita del Napoli, chi prima rumoreggiava inizia a fischiare, assiduamente, beccando tutti, come detto Fabian ma ovviamente anche Insigne, a fine partita tutti i protagonisti di una sconfitta che accentua i problemi soliti e rende ancor più amaro il cammino italiano di quest’annata da dimenticare.
TRIPLICE FISCHIO. Il finale è solo dei nerazzurri che fanno festa e corrono ad abbracciare i tifosi nel settore ospiti. Il Napoli rientra a testa bassa nello spogliatoio, l’eco dei fischi da sottofondo, Gattuso che va a rincuorare tutti prima di farsi sentire - ne siamo certi - nell’intimità di uno spogliatoio bollente. Lo scatto del San Paolo oasi felice solo per gli altri è una fotografia viste troppe volte. Tante squadre ne stanno approfittando. Per questo, a fine partita, i fischi e la contestazione vanno anche a De Laurentiis. Una considerazione: fa sorridere pensare al Barcellona che tra pochi mesi arriverà al San Paolo.