Analisi, indagini e versioni contrastanti. Attorno alla morte di Maradona il mistero si fa sempre più fitto. Giorno dopo giorno, infatti, dallâArgentina arrivano aggiornamenti che al momento non chiariscono le reali circostanze del decesso di Diego. Intanto la magistratura argentina che indaga sulla morte di Diego Maradona, per capire se lâex fuoriclasse sia stato assistito in maniera adeguata dopo lâoperazione per ematoma subdurale, ha messo sotto sequestro i dialoghi su una chat di Whatsapp di cui facevano parte le figlie di Maradona Dalma e Gianinna, il figlio italiano Diego Junior e due degli specialisti che seguivano lâex fuoriclasse, la psichiatra Agustina Cosachov e lo psicologo Carlos Diaz. Ne parla l'edizione di oggi del Mattino di Napoli.
Cosachov e Luque sono coloro che hanno firmato la dimissione di Maradona dalla Clinica Olivos dopo il suo intervento chirurgico per un ematoma subdurale al cervello, e i pubblici ministeri stanno esaminando le loro responsabilità , anche per il ricovero domiciliare nella casa di Tigre, dove lâex giocatore è morto mercoledì scorso. Tra i documenti emersi (e raccolti da alcuni giornali argentini), anche quelli relativi proprio alle dimissioni di Maradona. Nel documento, controfirmato dai medici personali di Maradona e dalle sue figlie Dalma, Gianinnna e Jana, si raccomandava di stabilire una «continuità delle cure» e allo stesso tempo si esonera da responsabilità la Swiss Medical. Si legge inoltre che proprio la Swiss Medical avrebbe consigliato alla famiglia di proseguire il programma di riabilitazione medica in un centro apposito, con uno specifico supporto psichiatrico, ma la famiglia non lâha accettato.
Eppure dalle chat sequestrate dalla magistratura emerge tutta la preoccupazione della figlia Dalma per le condizioni in cui versava il papà , operato da poco per un ematoma al cervello: «Sono appena stata contattata da una persona che si occupa dei ricoveri domiciliari e mi ha detto che papà ha vomitato, non vuole che unâambulanza vada a controllarlo. Mi ha detto che ha parlato con Agustina Cosachov e che lei gli ha detto che era una decisione della famiglia! Credo che ci siano cose che i familiari non debbano decidere. Servirebbe un medico che risponda per lui».