Alessandro Barbano, vicedirettore del Corriere dello Sport, parla apertamente di modifiche al VAR in un editoriale sull'edizione odierna del quotidiano. Ve ne proponiamo uno stralcio:
"Aprire l’uso del Var all’iniziativa delle squadre. Consentire cioè a queste, attraverso una richiesta dell’allenatore all’arbitro o al quarto uomo, di ottenere una verifica delle immagini alla moviola. È l’unico modo per governare la giungla di decisioni controverse che segna il rapporto tra l’occhio elettronico e l’autonomia del direttore di gara. Sarebbe una proposta che la FIGC avrebbe titolo di presentare e sostenere, poiché quello italiano è stato il campionato pilota nella sperimentazione del Var. E quindi ha tutte le credenziali per rappresentare anche un laboratorio di futuro.
La proposta che formuliamo si ispira a due principi:
- da una parte garantire alle squadre l’esercizio di un diritto di azione e tutela in costanza del gioco, oggi del tutto assente;
- dall’altra rafforzare il primato e l’insindacabilità della decisione arbitrale, oggi contesa tra chi l’assume in campo e chi la controlla dallo schermo del Var.
In concreto proponiamo che ciascuna squadra abbia un numero limitato di richieste di verifica da avanzare: due per tempo, o tre nell’arco dell’intera gara"