Juventus-Napoli 4-3: nel suo editoriale per La Repubblica oggi in edicola, Antonio Corbo evidenzia ben 7 punti dolenti dopo la dura debacle di Torino
1) Il senegalese Koulibaly è tornato solo a Ferragosto dalla "Coppa delle Nazioni Africane 2019", assegnata all’Algeria con il Senegal in finale il 19 luglio. È fuori condizione quasi peggio di Allan, rientrato il 4 agosto. Ancelotti dovrà comunque stimolare entrambi. Confermandoli, il Napoli ha rinunciato ad almeno 150 milioni. Sono appagati o vogliono ritrovare subito quotazioni e prestigio internazionale?
2) Manolas si conferma prezioso. Ma l’asse con Koulibaly non c’è, quindi non funziona la difesa. Perde spesso la linea e si scompone. Sarri ricorreva ai droni durante gli allenamenti. Che noia vedere e rivedere, ma la fase difensiva era ben curata. Si ricorda Sarri purtroppo solo per l’ostinato possesso palla e tutti i ricami offensivi.
3) Se Allan è quello di Firenze e Torino, per Elmas la panchina scotta.
4) Il centrocampo elabora gioco perché ha tecnica, ma lascia squarci devastanti davanti alla difesa. Ancelotti dovrà scegliere. Insistere sul 4-2-3-1 richiede due mediani di estrema affidabilità.Non lo sono il lento Allan e Zielinski, che si propone in attacco ma non rientra. Nella ripresa con il 4-4-1-1 il Napoli si è ricompattato. L’alternativa è un centrocampo a tre, più coeso e protettivo. Qualcosa deve cambiare: 7 gol subiti in due partite sono una colata di fango sul bel progetto estivo.
5) Al contrario di Firenze il Napoli ha retto nelle zone esterne: con Di Lorenzo che a destra non si è piegato a Cristiano Ronaldo e con Mario Rui molto accorto e propositivo nella ripresa. Si teme che Ghoulam non sia ancora tornato ai suoi livelli, giusto aver bloccato la cessione di Hysaj.
6) Penalizzato da un lieve malanno, è ancora un enigma Insigne. Chiede di giocare a sinistra. Ma nel terzetto offensivo (terzo di lato) ha inciso poco. Come quarto a sinistra di un 4-4-2 deve coprire tutta la fascia, può farlo solo contro squadre remissive. Il modulo migliore per lui, dai tempi di Zeman, è 4-3-3. Sistema che Ancelotti non gradisce.
7) Mertens cammina. Al messicano Lozano è bastato giocare nella ripresa per imporre la sua conferma. Prima punta o esterno, gioca nei due ruoli. C’è ancora Milik in lista d’attesa, quindi Llorente.