L'edizione odierna di Repubblica rivela alcuni dettagli sull'inchiesta plusvalenze che riguarda la Juventus.
In particolare le indagini tendono a ricostruire come gli stipendi a cui rinunciavano i calciatori durante il Covid, sarebbero stati pagati fuori bilancio. Un errore nelle date fatto da Cuadrado avrebbe messo gli inquirenti sulla pista giusta, come riporta il quotidiano.
Una manovra, secondo l'accusa, intrapresa per evitare il tracollo dei conti, subito dopo aver smesso di fare plusvalenze e che dovrebbe ammontare a circa 34 milioni.
Gli accordi, diversi da quelli trovati in Lega, sarebbero stati fatti firmare ai calciatori “in bianco”, perchè poi la data veniva messa dalla Juventus a seconda delle esigenze di bilancio
Ma una mail, scritta dall’avvocato Cesare Gabasio, indicava proprio ai calciatori di firmare “whitout date”, senza data. A inguaiare ancor di più la Juventus però è stato un calciatore, Cuadrado, a cui sarebbero state spedite le carte via email. Ma lui si sarebbe sbagliato e avrebbe apposto la data del 29 aprile nel foglio della sua integrazione degli stipendi arretrati. In Lega però risulterebbe depositato quello con la data del 19 luglio.
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