Marek Hamsik ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. L’ex capitano del Napoli ha parlato della sua avventura passata in maglia azzurra ed anche della squadra attuale allenata da Antonio Conte. Di seguito le dichiarazioni più importanti evidenziate da CalcioNapoli24.
Ecco i passaggi più importanti evidenziati da CalcioNapoli24 dell’intervista rilasciata da Marek Hamsik al Corriere dello Sport:
Giocatori: il compagno indimenticabile, il più forte?
«Eh, il Napoli ha avuto tanti campioni in questo periodo, ma se penso a uno che ispirava tutta la città e lo stadio, allora scelgo il Pocho. Lavezzi. È stato un onore giocare con lui, ci sentiamo spesso. Mi piace ricordare anche Zielinski, uno dei centrocampisti più forti del mondo».
Calzona l’avrebbe voluto con sé, da collaboratore tecnico, anche al Napoli.
«Feci un’altra scelta, volevo restare con la mia famiglia e i miei figli. Volevo curare la mia Academy. L’esperienza con lui in nazionale, però, è fantastica: sto imparando tanto, lo seguo, apprendo. È un maestro, un modello e un amico insieme. Bravissimo anche nella gestione del gruppo. Sono felice dei suoi successi, ma Francesco non ci pensa e non si ferma mai. Non vuole fermarsi, solo migliorare».
Venti, come gli anni del Napoli di Adl. Un numero che ricorre.
«L’ultima volta che siamo stati insieme in città, prima di Napoli-Barcellona di Champions, mi ha detto che quando mi sentirò pronto, le porte del club saranno sempre aperte per me».
Si parlava di Zielo come suo erede. Ora può esserlo McTominay?
«Sì, potrebbe, è un centrocampista offensivo che come me ama inserirsi e fare gol. Vediamo, dipende dal modulo. Però è un nome forte, l’ha dimostrato con lo United e in nazionale. Un valido cambio per Lobo e Anguissa»