Nella testa di Maurizio Sarri la risoluzione non può essere, e non sarà, contrattuale. L’impegno con la Juventus dell'ex allenatore del Napoli resta fino a quando non arriverà una proposta ritenuta davvero giusta per ripartire. Lo racconta Alfredo Pedullà dalle colonne della Gazzetta dello Sport:
"Sarri non ha rabbia, ma malinconia, inquietudine, smarrimento misto a pentimento. Chelsea e Juve gli hanno gonfiato il conto in banca e arricchito la bacheca. Maurizio è ricco ma povero. Tornerà ricco quando allenerà e non gestirà. I punti chiave sono dieci, nel suo tormentato rapporto con la Juve che ha portato a un divorzio da oltre 40 milioni lordi, quelli che comprendono il suo staff. E una penale da 2,5 milioni che la Juve gli dovrà versare non facendo ovviamente scattare l’opzione prevista per il terzo anno. Il Sarri di oggi, in alcuni punti, va riepilogato così"