Ultime calcio Napoli - E' il principale protagonista della rinascita azzurra, neanche dopo il lungo stop per Coronavirus ha fermato il lavoro di Gennaro Gattuso che è ripartito superando l'Inter con un 1-1 forte dell'1-0 di Milano dell'andata e ha alzato un trofeo, la Coppa Italia, battendo la squadra di Maurizio Sarri, una Juventus che anche nei 90' non ha mai impensierito seriamente gli azzurri.
"Ma il soprannome di Ringhio inizia già a stargli un po’ stretto, dando uno sguardo ai numeri della partenza lampo della sua seconda carriera", scrive l'edizione odierna di Repubblica che svela:
"Aurelio De Laurentiis ha scoperto in lui un fine stratega e non smetterà mai di ringraziare Allegri, che nello scorso dicembre gli suggerì di affidare all’allenatore calabrese la pesantissima eredità di Ancelotti: una mossa che sembrò azzardata, al limite dell’incoscienza. E invece. «Era nell’aria, da quando c’è Gattuso sono cambiate molte cose. Tutti si sono compattati intono a lui, alla società e all’idea di Napoli», ha detto ieri il presidente.
Gattuso ha ricostruito in campo e fuori prima lo spogliatoio e poi la squadra, diventandone la guida, il sergente di ferro e il fratello maggiore, all’occorrenza. Per questo il successo di ieri sera è soprattutto suo. Di un uomo che si esalta nelle difficoltà e che ha vinto il primo titolo italiano anche prima di Sarri, il grande ex. Insigne e compagni si sono stretti ancora di più al suo fianco e alla ripresa degli allenamenti gli avevano voluto dedicare un minuto di silenzio, in segno di amicizia e rispetto. De Laurentiis ne prenderà atto e ha pronto un rinnovo contrattuale extra large per Gattuso, fino al 2023. Ma Rino in mezzo al campo gli ha ricordato di pagare prima gli stipendi agli azzurri, congelati da febbraio. Un capo tribù si comporta così".