Ultimissime Napoli - Lunga intervista rilasciata da Walter Gargano ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco alcuni passaggi evidenziati da CalcioNapoli24.
Gargano è stato uno dei protagonisti della rinascita del Napoli, datata 2007.
"Arrivammo insieme io, Lavezzi e Hamsik ed eravamo giovanotti sconosciuti. I primi tempi, io e il Pocho ci potevamo permettere anche di andare in giro, comodamente, senza che ci riconoscessero, e qualche ragazzata l’abbiamo fatta. Poi il Napoli ci ha dato notorietà e ci siamo dovuti adeguare, con comportamenti irreprensibili".
Nel 2012 va via da Napoli e non è si è mai ben capito il perché.
"Se tornassi indietro, farei diversamente. Ma andò così: parlai con Mazzarri e mi disse che avrei avuto meno certezze rispetto alla stagione precedente. Io volevo giocare, ne avevo bisogno per me ma anche per mostrarmi a Tabarez, il Ct. E allora decisi di favorire le trattative. De Laurentiis tentò di placarmi, mi spingeva a restare. Avrei dovuto dargli ascolto".
Si sta chiudendo un’epoca anche a Napoli.
"La garanzia è De Laurentiis. Io con il presidente e con la sua famiglia ho avuto un rapporto diretto. E sapevo che quando le situazioni si ingarbugliavano, DeLa sarebbe arrivato per riportarci alla realtà e lo avrebbe fatto a modo suo, ma trovando sempre le parole giuste. Ha praticamente rinnovato con Mertens e questo mi sembra eloquente: c’è la volontà di essere ambizioso, con giocatori di livello come Dries ma anche come Insigne, che ho visto debuttare e che ormai è diventato il capitano".
Lei ha modo sempre di chiacchierare con qualcuno.
"Con tanti di loro. Vi dico una cosa: so che è stata fatta una proposta a Callejon e spero che José resti, perché io uno che si sacrifica quanto lui non lo ricordo in giro. Non entro nelle questioni e so bene che dietro un rinnovo ci possono essere tante variabili. Ma se posso, voglio permettermi di dare un consiglio a De Laurentiis: tenga Callejon".