Ultimissime Napoli - Il calcio italiano vive ancora di incertezze per quanto riguarda la ripresa degli allenamenti che potrebbe anche slittare oltre il 18 maggio. L'ipotesi sospensione definitiva non è nemmeno da escludere. Per questo motivo, come si legge nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la serie A sta studiando un piano B in caso di interruzione ufficiale.
"L’idea dei playoff e playout resta dunque la soluzione alternativa più attuale. Ma se le condizioni generali rendessero impossibile la ripartenza vanno definiti altri percorsi. Congelare la classifica sarebbe l’opzione più probabile, con due diversi effetti. In entrambi i casi lo scudetto non verrebbe assegnato e l’Europa sarebbe garantita alle prime 6: cambierebbero le retrocessioni. Nel primo verrebbero congelate e la Serie A 2021-22 si aprirebbe a 22 squadre, cioè alle 2 che salirebbero dalla B (che annullerebbe i playoff). Altra ipotesi è la retrocessione delle ultime due e altrettante due promozioni dalla B".
"Le condizioni cambierebbero in caso di definitivo stop alle competizioni: in questo caso sarebbero le società a non consegnare il prodotto stabilito dagli accordi sottoscritti. E allora sì, stavolta, si aprirebbe una trattativa per rinegoziare termini e cifre. Una trattativa che già si preannuncia lunga e complessa. Lo sconto potrebbe coinvolgere la stagione 2021-2021, l’ultima compresa nel contratto triennale, ma tutto resta ovviamente ancora da stabilire".
"Senza incassi per le società sarebbe impossibile pagare gli ingaggi dei calciatori e il taglio verrebbe quantificato in base alle perdite complessive, come molti club stanno già valutando con i propri tesserati al fine di raggiungere un accordo condiviso. Dato che sarebbe il governo a decidere per lo stop definitivo, le società avrebbero validi argomenti da opporre ai calciatori: sempre che non sia il governo stesso a riconoscere uno strumento legislativo che autorizzi le società a intervenire sulla decurtazione degli stipendi. Ma anche in questo caso si prevede una lunga e complessa negoziazione con la controparte. Lo scenario più probabile, se il governo non autorizzerà la ripresa, resta quello di un taglio sostanzioso. E i calciatori dovranno finire per assecondare le richieste"