Ultimissime Napoli - L'edizione odierna del Corriere dello Sport scrive un retroscena legato all'incontro avvenuto ieri tra De Laurentiis e Mertens all'Hotel Vesuvio:
"E De Laurentiis, che per un po’ aveva lasciato a Giuntoli il compito di «colpire ai fianchi», ha fatto irruzione a modo suo, anticipando un appuntamento che sabato sera era stato fissato per lunedì e che invece valeva la pena di anticipare, quando s’è avuta percezione del sì: domenica, ore 13, nell’albergo che ne ha viste tante, praticamente tutte, De Laurentiis accoglie Mertens e lo «scorta» fino al terrazzo panoramico, dove ci sono tante cose ancora da dirsi, compreso un’offerta da capogiro. Un attaccante di trentatré anni - filosoficamente - fa fatica a rientrare nell’idea di calcio d’un club che ha sempre privilegiato l’aspetto anagrafico, ma Mertens è «altro», è uno stato della coscienza popolare, è un idolo che ha empatia con la città e con il San Paolo, è un centravanti moderno che può evitare l’eventuale faticosa ricerca di andarne a scovare un nuovo: contratto biennale da quattro milioni netti a stagione, poi un riconoscimento alla firma di due milioni e cinquecentomila euro e, per chiuderla senza che ci fosse spargimento di rimpianto, un bonus da cinquecentomila annui per i gol (la soglia stabilita è a quota venti) e/o per la qualificazione in Champions League. Eppure c'è stato un momento in cui fosse tutto davvero finito: s'erano mossi dalla Cina, prima che ci fosse il blocco sugli ingaggi e che il Corona-virus diventasse un timore da evitare; e a gennaio, dall'Inter erano arrivate sollecitazioni a futura memoria: e da Monaco, dove viverci poi non dev'essere così male, s'erano spinti oltre, con una garanzia di cinque milioni di euro alla firma. Ma Mertens ha cominciato a vacillare quando ha cominciato a suturarsi la ferita dell'ammutinamento, una rottura che per un po' ha lasciato il segno e poi è rimasta lì, come una divergenza da affrontare, ma con calma e cercando di arrivare anche ad una soluzione amicale. La sua priorità è diventata Napoli e De Laurentiis ha colto questa apertura, ha deciso di cavalcarla. E alle sedici, quando ormai s’era raggiunto ogni tipo di accordo racchiuso in quella stretta di mano che vale più di ogni contratto"