Serie A - Nell'edizione odierna del Corriere dello Sport, si parla di un documento inviato una settimana fa alla Figc da parte di 17 medici sociali dei 20 club di Serie A (tranne quelli di Juve, Lazio e Genoa). Tale scritto è stato reso pubblico soltanto ieri scatenando molte polemiche:
"Nel documento i medici indicano le loro osservazioni al protocollo della Figc. Osservazioni in realtà già recepite dal gruppo di lavoro della Commissione Federale e già anche sottoposte al ministro Spadafora. In Federcalcio non mancano dunque coloro che parlano di strumentalizzazione. Dopo il segnale di unità dato martedì dalla Lega nell’assemblea, c’è il sospetto che qualcuno abbia voluto far uscire il documento per sottolineare, davanti all’opinione pubblica, che il calcio resta spaccato al suo interno. l problema che molti hanno evidenziato è la difficoltà nel trovare i tamponi e nell’avere in temi brevi eventuali risposte da parte dei laboratori. Un altro tema caldo è come comportarsi con il gruppo squadra se uno dei suoi componenti viene trovato positivo: isolamento solo per lui ed esami per gli altri, oppure tutti in isolamento e campionato di nuovo sospeso? Perplessità anche riguardo alla data di ripresa (molti reputano il 4 maggio tropo vicino), al maxi-ritiro imposto (secondo alcuni evitabile), ai costi elevati per la continua sanificazione dei locali (25mila euro a volta), al rischio di infortuni dopo due mesi di inattività e alle difficoltà di mantenere il giusto distanziamento. Dubbi anche sull’aspetto medico-legale: a chi la responsabilità in caso di nuova positività?".