Le facce parlano, raccontano se stessi, una squadra e ciò che un giorno all’improvviso ricompare in un San Paolo che sa di stadio vero. E gli occhi rappresentano l’anima, mostrano persino le tracce di quel veleno che Gattuso aveva invocato ripetutamente, persino sabato scorso, quando perso, nel cuore di un tunnel, il Napoli gli era parso da lui distante. Inizia così l’analisi del Corriere dello Sport, della quale vi proponiamo un breve stralcio:
“Quando la notte sta per inghiottire una città che ha ricominciato a cantare e la Coppa Italia diventa un energetico al quale abbeverarsi, Gattuso può raccontare questa svolta che ha il volto (anche, soprattutto) di Diego Demme, l’uomo in più in mezzo al campo che ha contribuito a modificare la coscienza del Napoli. La semifinale di Coppa Italia sa di tante cose assieme, anche d’una ritrovata fusione con il pubblico che ha lasciato il segno in Gattuso”