CdM - Sarri e De Laurentiis, due strade opposte: e se a Mertens venisse un raffreddore?

L’infortunio di Ghoulam nè è l’esempio. Una squadra da elogiare ma costruita e anche utilizzata senza se e senza ma. Senza troppe soluzioni alternative, nonostante una rosa di 23 giocatori. Scrive Il Corriere del Mezzogiorno: "Da un lato la filosofia integralista dell’allenatore Sarri (che, per carità, soprattutto se coniuga i risultati al bel gioco, ha sempre ragione), dall’altra la visione oculata dal punto di vista economico del proprietario del club Aurelio De Laurentiis (e pure lui finora è il fiore all’occhiello del calcio italiano: primo in classifica e con i bilanci in ordine). Due strade che sembrano opposte ma che invece si incontrano, si incrociano e, purtroppo, sono vulnerabili rispetto all’imprevisto, all’imponderabile. Milik si infortuna per la seconda volta in pochi mesi, manca in rosa un giocatore che possa sostituirlo, seppur in panchina. Se a Mertens venisse soltanto un raffreddore, ci vorrebbero dosi massicce di antibiotico per rimetterlo subito in sesto. E se al terzino sinistro tra i più forti d’Europa, Ghoulam, cede il ginocchio, la squadra perde la bussola. Si rompe (appunto) l’equilibrio perfetto del vetro pregiato".

Il City probabilmente avrebbe ugualmente vinto la partita (nel calcio la controprova non c’è ed è solo materia per dibattito) ma l’uscita anticipata di Ghoulam ha avuto un impatto devastante sulla coralità del gioco, almeno per mezzora. E adesso? Che Mario Rui, terzino con soli cinque minuti nelle gambe, possa essere l’asso del cilindro non è scontato. Che la soluzione a parti invertite Maggio-Hysaj non è la colla giusta per rimediare al coccio di cristallo che si è staccato. Gennaio e il mercato, facile a dirsi. Ma se De Laurentiis decidesse di investire, Sarri eviterebbe il consueto apprendistato al nuovo arrivato? Per lui sarebbe sempre un coccio di cristallo da sgrezzare. E non assicurerebbe garanzia di scudetto. Il presidente lo ascolterebbe. E saremmo al punto di partenza .