Ultimissime Napoli - Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport: "Rinviare gli Europei di calcio? Non intervengo certo nelle decisioni che spettano alle federazioni internazionali e tantomeno quelle di un singolo sport. Posso solo dire che credo si stia cercando di prendere del tempo. E anch’io faccio il tifo perché le cose possano cambiare in meglio".
Di polemiche forse ce ne sono state abbastanza e forse il dagli al calcio è anche un’esercitazione qualunquista. Però una parte del mondo dello sport, il calcio di Serie A, ha faticato a prendere coscienza di questa portata.
"Sì, ma io non voglio partire dal calcio di Serie A. Io posso raccontarvi quello che è successo domenica quando ho scaricato tre batterie del cellulare per rispondere a tutte le telefonate dei presidenti federali degli sport di squadre. Che facciamo? Ci fermiamo? Ci sono stati sport, vedi pallavolo, che a livello femminile si sono fermati e a livello maschile hanno giocato. O altri che a seconda della categoria, hanno fatto scelte diverse. Ho detto “signori, non è possibile”. Bisogna fare una sola scelta. E farla insieme".
Si è rivelata una strategia vincente dopo le furiose polemiche della domenica.
"Ma non è stata una scelta calata dall’alto. E non era una scelta fatta solo per il calcio. Dopo il Decreto di Conte sono arrivate le ordinanze delle regioni".
Intanto il campionato di Serie A rischia di non finire.
"Si deve procedere per gradi. In questo momento non si possono dare delle risposte, sicuri di quello che accadrà fra qualche settimana".
Nel decreto viene salvaguardata la possibilità di allenarsi per gli atleti di vertice. E su questo però l’Associazione calciatori ha posto il problema: come si fa a rispettare la distanza interpersonale di un metro in uno sport di contatto con il calcio?
"Come faranno, per fare un esempio, rugbisti e judoka in questo periodo. Troveranno dei modi per allenarsi, dall’attività aerobica al lavoro tecnico, il tutto con la presenza quotidiana del medico sociale".