Come riporta l'edizione odierna del Corriere Fiorentino, il matrimonio tra Sofyan Amrabat e la Fiorentina si è celebrato ieri, ma nasce da lontano. Dal 24 novembre 2019, per lâesattezza. Quel giorno, al Bentegodi, andò male. Una (brutta) sconfitta, il caso Chiesa, i primi dubbi su Montella. Eppure fu lì, negli spogliatoi, che Daniele Pradè iniziò a tessere il suo capolavoro. Folgorato da questo centrocampista, il diesse della Fiorentina lo prese da parte. «Sofyan noi stiamo già pensando al prossimo anno, vogliamo costruire una squadra da Europa e tu dovrai esserne una colonna». Questo, più o meno, il senso del suo discorso. Un inizio di corteggiamento che ha pagato. Da quel momento infatti, Amrabat non ha fatto altro che pensare a Firenze. E pazienza se il suo club nel frattempo stava organizzando il matrimonio con il Napoli.
Ed eccoci al parallelo con la storia dâamore più famosa del mondo. Una passione «clandestina». Una passione travolgente capace di rompere un accordo che pareva indistruttibile. Pure lâInter, si era dovuta arrendere. Pradè no. Lui, non ha mai mollato. Forte di quella promessa incassata in autunno, ha continuato a lavorare. In silenzio, fingendosi pessimista, senza alimentare speranze. Fino alla serata di giovedì quando, arrivati a poche ore dalla chiusura delle trattative, era venuto il momento di giocarsi il tutto per tutto. Ha incassato un ultimo, sempre più convinto «sì» da Sofyan, e ha presentato la sua offerta al Verona: 15 milioni più 2 di bonus.
«No, il Napoli ne offre 17 più 2», la risposta. Un Napoli che, nel frattempo, si era spinto addirittura più in su, fino a 18. Per il giocatore, invece, De Laurentiis aveva pronto un contratto da 2 milioni netti, contro gli 1,7 proposti dai viola. Erano (quasi) le 3 della notte tra giovedì e venerdì e, a quel punto, ecco entrare in scena lâaltro «capo famiglia»: Rocco Commisso. à stato lui, dâaccordo anche con Joe Barone, a volere lâultimo rilancio. Quello buono per pareggiare lâofferta del Napoli, e per convincere il Verona. «Ho scelto col cuore», ha detto ieri Amrabat. Un cuore conquistato da quel discorso di Daniele Pradè, e dai racconti su Firenze. Ma anche dalla convinzione di Rocco, sceso in campo in prima persona. «Commisso nâè innamorato», ha raccontato Pradè. Ad Amrabat il compito di non tradire le aspettative.