DIMARO (VAL DI SOLE – TRENTINO), 19 LUGLIO 2013 - Anche il più distratto dei napoletani, che probabilmente non c'è e, se esiste, bisognerebbe inventarlo, avrà capito perchè questa è la valle del sole. Al settimo giorno di ritiro a Dimaro è piovuto del resto per sbaglio una volta soltanto: nel tardo pomeriggio di ieri quando l'orologio della piazza segnava dieci minuti alle cinque. Tuoni e fulmini e l'allenamento degli azzurri rinviato d'appena un quarto d'ora. Pure oggi tre o quattro, al massimo cinque nuvole nel cielo del colore delle maglie dei ragazzi di Benitez. E a mezzogiorno appena un cicinin d'afa che saliva dal ciottolato della strada che scende dal centro del paese al campo di Carciato passando a fianco della chiesetta del cimitero. Ma per fortuna c'è sempre il venticello gentile che soffia dalle vette di Peio e scende a valle rinfrescando l'aria e rendendo piacevole anche la fatica di chi è venuto sin qui per lavorare e mettere fieno in cascina per l'inverno del pallone. De Laurentiis è a Ischia e i giornalisti ballano: ieri al Liquid Club, stanotte al Tropical. Un bel gruppo dove le notizie del mercato finalmente sono lasciate all'uscio e Mollaro Dj può sbizzarrirsi alla console per due serate di movida sfrenata e straripante d'allegria. Che poi arrivi o non arrivi questo benedetto portiere non importa più di tanto. Il presidente ha garantito che qualcuno farà da chioccia a Rafael e tutti gli credono. Sia che sia Julio Cesar o Pepe Reina, che Rafael Benitez aveva avuto con sé cinque anni fa nel Liverpool, la città dei Beatles che nelle notti in discoteca a Dimaro spesso sono tirati in ballo. Come Tanti Auguri di Raffaella Carrà e Gloria di Umberto Tozzi. L'ha poi detto Don Rafè ieri sera nell'incontro di Folgarida con i tifosi: “Un attaccante arriverà senz'altro, molto più probabilmente due”. Ma nomi non ne ha fatti e la platea è esplosa lo stesso in un fragoroso applauso per il prossimo acquisto annunciato. Che sarà senz'altro una prima punta dietro la quale si scateneranno Callejòn, Hamsik, Pandev, Insigne o Mertens. Troppa grazia, Sant'Antonio. O meglio, San Gennaro. Il piatto forte del ritiro del Napoli in Val di Sole sarà servito domani quando nel pomeriggio la squadra di Benitez affronterà il Feralpi Salò e in serata sfilerà in passerella sul palcoscenico di Piazza Madonna della Pace per la presentazione ufficiale. Il Feralpi Salò, allenato da Giuseppe Scienza, milita nel campionato di Prima divisione e non scenderà in campo per far da sparring partner ai vice campioni d'Italia. Sarà insomma un'amichevole vera con il clima di una notturna. Nella quale il Napoli si schiererà a occhio e croce con questa formazione: Rafael tra i pali e non De Sanctis sempre più orientato ad accasarsi con la Roma. Ovviamente sarà rispettato il 4-2-3-1 tanto caro a Rafael Benitez fin dai tempi del Valencia, sorprendentemente bicampione di Spagna nei primi anni 2000. In difesa, da destra a sinistra, Zuniga, Cannavaro, Gamberini e Dossena. Tra Zuzu e De Laurentiis, o meglio tra l'agente del colombiano ed il presidente del Napoli, è guerra ormai fredda, tanto più che Zuniga è l'obiettivo numero uno del mercato della Juventus del Conte Antonio e il suo contratto scadrà con il club partenopeo nel prossimo giugno. A centrocampo c'è posto solo per due e questi dovrebbero essere Berhami e Inler al novantanove per cento con Dzemaili, il giovane Radosevic e Donadel pronti a subentrare a partita in corso. Aspettando il Cavani che verrà, sarà curioso vedere chi Benitez sceglierà nel ruolo straordinario di centravanti: Calaiò o Pandev? Più probabilmente il primo. Mentre Insigne, Hamsik e Mertens sembrano i candidati più accreditati per sostenere l'attacco alle spalle del bomber. Tutto questo e di più: sono attesi difatti al debutto stagionale anche e sopratutto Callejon, oltre a Britos, Armero ed i giovanissimi Tutino e Novothny. Mentre il neoacquisto Albiol, in vacanza dopo la Confederations Cup, non dovrebbe raggiungere il ritiro di Dimaro come invece faranno domenica Maggio e Gargano assieme al presidente Aurelio De Laurentiis. Il calcio d'inizio alle 17.30. Tribuna quasi esaurita e pienone garantito anche sui prati intorno all'allegro campo di calcio tra i monti del Trentino.
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