Ultimissime calcio - «Adesso è inutile fare previsioni sul ritorno in campo. La priorità è la salute di tutti noi», Umberto Calcagno, il vice di Damiano Tommasi all’Associazione italiana calciatori, ha parlato ai microfoni de La Repubblica:
Il Napoli ha rinviato la ripresa della preparazione al centro tecnico di Castel Volturno.
«È una scelta logica. La Federazione italiana medici sportivi vuole che tutti si fermino quantomeno fino al 3 aprile. Potrebbe essere pericoloso pure allenarsi. La ripresa della normale attività agonistica è lontana, quindi non c’è l’esigenza della preparazione».
La serie A ha finalmente compreso il problema.
«Noi siamo stati i primi a denunciare l’allarme. Eravamo preoccupati che si continuasse a giocare decontestualizzando il nostro mondo rispetto all’emergenza Covid 19. Da un lato ci chiedevano un testimonial, però poi avremmo dovuto continuare a scendere in campo. Un calciatore è un giovane forte, ma ci sono le famiglie e i genitori, non potevamo andare avanti così».
Avete ricevuto tante telefonate da calciatori spaventati?
«Abbiamo sicuramente ricevuto sollecitazioni dai nostri assistiti, ma ci siamo mossi in un contesto generale. In questo momento gli aspetti sportivi sono in secondo piano ed è impossibile fare qualsiasi tipo di previsione. Dobbiamo aspettare che cali la curva epidemiologica e provare col tempo a tornare alla normalità, poi penseremo al calcio».
Intanto Europeo rinviato...
«Era l’unica soluzione possibile e l’Uefa ne ha preso atto. Era impossibile pensare che si potesse giocare a giugno. Dovremmo provare a terminare i campionati nazionali. Mi riferisco alla serie A, alla serie B e anche alla serie C».
Sarà possibile secondo Calcagno?
«Sicuramente c’è uno spazio temporale superiore rispetto a quanto immaginavamo. Sarebbe importante la chiusura regolare della stagione, ma ripeto adesso è difficile parlarne».
serie A