Notizie Calcio - È stata notificata con urgenza una richiesta di provvedimento da parte degli organi competenti nei confronti della Juventus per il comunicato iniziale in cui si proibiva l'accesso nella gara contro il Napoli "alle persone nate nella regione Campania". A tal proposito è intervenuto l'avvocato Erich Grimaldi che ha notificato a mezzo pec una richiesta d'urgenza alla Procura FIGC, al Ministero dell'Interno (sezione Sport) e alla lega Serie A. L'atto, ritenuto da molti clamorosamente discriminatorio, non può passare inosservato, si legge nella nota, con la semplice rimozione della parte in questione. Anche perché inneggia al razzismo e attribuisce una scusante per i cori di discriminazione territoriale che puntualmente vengono intonati all'interno dell'Allianz Stadium.
Il club bianconero, infatti, a mezzo del proprio sito, in modo assurdo - si legge nella nota - discriminatorio ed assolutamente anticostituzionale, rendeva noto che la vendita dei biglietti, per la partita Juventus/Napoli del 31.08.19, non era solo vietata, come al solito, ai residenti in Campania ma addirittura a coloro che erano NATI nella citata regione.
La Questura prima e l’Osservatorio, poi, ovviamente, si dissociavano da tale assurda scelta discriminatoria ed il Prefetto di Torino, successivamente, con una nota, invitava i vertici societari, a modificare quanto riportato sul sito ufficiale.
Il dietrofront della Juventus, sul divieto di vendita dei biglietti, ai nati in Campania, per tutti i settori dello stadio (settore ospiti escluso), però, non rimuove gli effetti dell’illegittimo ed assurdo comportamento del club, per aver adottato, inizialmente, una scelta, di contenuto discriminatorio territoriale che, comunque, prima dello svolgimento del match del 31.08.19, merita un adeguato provvedimento sanzionatorio, atteso che un simile atteggiamento della società juventina, non seguito da punizioni esemplari, certamente, stimolerà e giustificherà i cori razziali dei propri tifosi, durante la partita e nel corso del campionato, con conseguenti inevitabili scontri tra le tifoserie.
L’art. 28 del predetto CGS stabilisce che “Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalitaÌ, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori”.
Inoltre si prevedono le “Sanzioni a carico delle societaÌ” stabilendo che sono punibili con una o piuÌ delle seguenti sanzioni, commisurate alla natura e alla gravitaÌ dei fatti commessi:
2. Alle societaÌ puoÌ inoltre essere inflitta la sanzione sportiva della perdita della gara nei casi previsti dall'art. 10”.
La Fifa adotta il principio della “tolleranza zero” al razzismo e a qualsiasi forma di discriminazione (in collaborazione con la rete FARE). L’art. 25 del citato nuovo CGS (ex art. 12), al riguardo, prevede la responsabilità delle società sportive per la “prevenzione di fatti violenti” ed, al comma 3, stabilisce una responsabilità oggettiva “....per ogni manifestazione incitante alla violenza o che, direttamente o indirettamente, comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale".
Il comportamento discriminatorio dello Juventus Football Club, per quanto esposto, oltre ad essere gravissimo, è assolutamente unico nel suo genere e rappresenta un precedente pericoloso, nella storia dello sport e del calcio, che merita una sanzione esemplare.
Per tali motivi si invitano la Procura Federale, nonché gli Organi della Giustizia Sportiva, il CONI, la FIGC, la Lega Serie A, l’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive, nonché la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ufficio per lo Sport un provvedimento sanzionatorio, ad hoc, commisurato alla rilevanza dell’episodio e del coinvolgimento di tutti i cittadini, nati nel territorio campano, affinché vengano scoraggiati ulteriori comportamenti razziali e discriminatori.
Si richiede, inoltre, l’immediato e necessario intervento della società sportiva SSC Napoli, per la tutela dei propri sostenitori, nati nella regione Campania.