Tedesco: "A Salerno dicevano 'Vincete il derby: non importa se retrocediamo'. Il tradimento Napoli non mi fu perdonato, vi racconto un retroscena" | ESCLUSIVA

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Giacomo Tedesco racconta il derby Salernitana-Napoli a CalcioNapoli24

Giacomo Tedesco ha vissuto da calciatore il derby tra Salernitana e Napoli. Con gli azzurri ha tra l'altro giocato nella stagione 2000-01 quando alla guida del Napoli si alternarono Zdenek Zeman prima e poi Emiliano Mondonico

"Quella fu una esperienza negativa per me - racconta l'ex centrocampista - fu una parentesi di un solo anno. Rappresenta un rammarico perchè con Zeman stavo trovando spazio ma dopo 6 giornate venne esonerato. Chi subentrò fece le sue scelte ed io praticamente giocai con il contagocce. Fu un peccato perchè giocare in quello stadio ed indossare la maglia gloriosa del Napoli non era roba di tutti i giorni".

Giacomo cosa rappresenta per te Salerno e la Salernitana?

"A quella città ed a quei colori devo tutto. Mi hanno dato la possibilità di diventare un calciatore vero. Ho vissuto momenti che non potrò mai dimenticare. Le gioie che ho vissuto a Salerno non le ho più avute. Ricordo come se fosse ieri il trasferimento dal Palermo. Probabilmente a consigliare il mio acquisto fu mio fratello Giovanni che all'epoca era già a Salerno. Mi affacciavo per la prima volta in una relatà lontano da casa. Salerno è diventata subito casa mia, ho conosciuto persone con le quali ancora oggi mi sento. Posso definirmi un tifoso della Salernitana a tutti gli effetti"

Con i granata sei uno dei protagonisti della promozione in A. Nella massima serie segnasti il tuo primo gol alla Lazio che coincise con i primi tre punti dei granata in quel campionato

"Fu una liberazione per me e la squadra. Per il sottoscritto perchè mi misi alle spalle un vero e proprio calvario dovuto ad un problema ad una caviglia che mi tormentò dopo la sfida in Coppa Italia contro il Castel di sangro che tra l'altro perdemmo. Quella rete, ironia del destino, suonò la carica per la rimonta salvezza che purtroppo svanì per un solo punto"

Giacomo Tedesco
Giacomo Tedesco a CalcioNapoli24

Dopo tre anni a Salerno arrivò l'occasione Napoli: come fu presa la storia dalla piazza salernitana?

"A volermi fortemente in azzurro fu il vice di Zeman che mi ebbe, quando ero poco più di un ragazzino, in una squadra giovanile siciliana. Voleva portarmi già alla Roma quando c'era il boemo ma l'affare non si concretizzò. Devo ammettere non fu facile il trasferimento, Salerno non la prese proprio bene. Se la legarono al dito perchè la rivalità era accesa e poi perchè ero un po' il simbolo della squadra. Ricordo le reazioni degli amici si tutti i giorni quando quella voce diventò poi ufficialità"

Dopo un anno ritornasti diciamo a casa tua. Ricordi il primo allenamento dopo il tradimento sportivo?

"Fu davvero tosta. Sicuramente non mi diedero il benvenuto (ride ndr). Personalmente compresi la loro reazione, ma con le prestazioni in campo feci dimenticare subito quella parentesi breve. Tanto che quel ricordo in azzurro, da parte del tifo granata fu praticamente cancellato del tutto".

Ci puoi spiegare come nasce questa rivalità tra Salernitana e Napoli?

"Devi viverla dentro per capire quanto conti il derby per la città di Salerno. Ho avuto la fortuna di giocare con la maglia granata parecchie sfide contro il Napoli. L'aneddoto più divertente che ricordo è che la gente ti fermava per strada dicendoti: "Dovete battere il Napoli, non ci interessa se retrocediamo". Questa frase ti dice un po' tutto. E' una gara che si prepara da sola e per il popolo granata vale davvero tanto soprattutto dopo un sonoro 8-2 subito domenica scorsa. La rivalità è il sale del calcio purché si fermi a sfottò e basta"

Nel 2001-02 c'eri quando Lazzaro al 94' zittì l'allora San Paolo firmando l'1-1

"Fu una goduria per tutto i nostri tifosi. Lazzaro segnò su un tiro scagliato dal napoletanissimo Di Vicino. Il ritorno dal San Paolo fu una vera e propria festa. Nacque un tormentone. Ricordo poi lo striscione goliardico nel match di ritorno con il cavalluccio marino che aveva la meglio sul ciuccio del Napoli. Non dimentico nemmeno la coreografia famosa dei 10 piani di morbidezza esposta proprio contro il Napoli. Sono cose divertenti che ancora oggi porto nella mia testa. Non escludo che sabato la torcida granata possa fare un'altra coreografia"

Hai menzionato il napoletanissimo Di Vicino, ma come vivevano il derby sponda granata quei calciatori napoletani?

"Devo dire la verità non gli davano molto peso. Preparavano la gara come tutte le altre, con grande professionalità. Alla fine parliamo di professionisti che danno tutto per il club che li paga"

Salerniatana-Napoli 3-1 gol di Tedesco

"Fu la rete che sancì la pace definitiva tra me ed i tifosi dopo la parentesi in azzurro. E' come se idealmente ci fossimo riabbracciati dopo quel gol. Come detto resto un tifoso della Salernitana. Da meridionale però spero che lo scudetto vada al Napoli anziché alle solite squadre del Nord. La squadra di Spalletti merita di vincerlo per qualità e gioco espresso"

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