Il suo nome è ormai sulla bocca di tutti, ma in pochi conoscono da dove viene il talento di Elseid Hysaj. Le sue qualità sono 'esplose' nell'Empoli, ma non bisogna dimenticare chi come, Taip Piraniqi alla scuola calcio Shkodra, ha dato le fondamenta calcistiche al terzino del Napoli e della nazionale albanese. Fu lui il primo allenatore di Hysaj, colui che ha scoperto questo talento e l'ha saputo plasmare fino a goderselo oggi all'Europeo in Francia. CalcioNapoli24 ha intervistato in esclusiva il professor Taip riguardo tutta la storia calcistica del 'suo' gioiello. Hysaj, come si è letto dai giornali sportivi albanesi, sta per firmare col Napoli un nuovo contratto che lo legherà al club azzurro fino al 2022, con ingaggio triplicato fino ad arrivare a quasi 1,5 mln l'anno (cifra faraonica per il club albanese). La favola dell'enfant prodige di Scutari avrà un lieto fine.
Può dirci come è arrivato Hysaj nella scuola calcio Shkodra?
"La nostra scuola nasce dalla prima squadra dello Shkodra. Siamo stati la prima squadra privata in Albania. Hysaj è arrivato da noi spronato anche dai genitori. Era il 2002 ed aveva 8 anni. In quel periodo suo padre lavorava in Italia. Già dall’inizio, Elsi ha mostrato un grande interesse nel voler correre dietro ad un pallone. Questo mi ha fatto subito capire che quel ragazzo amava il calcio"
Hysaj ha sempre giocato in difesa oppure aveva un ruolo diverso in campo?
"Avendo solo bambini di 8 anni, non amo assegnare ruoli precisi in campo. Però ho capito subito che Hysaj aveva più caratteristiche da difensore. Aveva grande corsa ed una voglia matta di migliorarsi sempre. Queste sue doti si sono perfezionate grazie al lavoro fisico ed anche al temperamento che ha sempre avuto fin da bambino"
Quando ha capito che Elseid poteva fare una grande carriera?
"Uso sempre un'espressione a riguardo: servono 5% di talento (inteso come dono naturale) e 95% lavoro (allenamento e regime alimentare) Durante i miei anni di lavoro come allenatore, si sono presentati tanti bambini che avevano abilità da calciatori; erano dei talenti, ma gli mancava la volontà, un regime alimentare e il sostegno della famiglia. Tutti questi elementi hanno fatto che questi bambini non segiussero più la strada del calcio. Hysaj era tutta un'altra cosa. Lui è il ragazzo degli allenamenti, del regime, della volontà, della dedizine. Un ruolo fondamentale hanno i genitori, (soprattutto il padre Gzim) i quali sono stati un buon esempio sia per Elsi. Sinceramente non immaginavo mai che Hysaj riuscisse ad avere questo successo. La decisione di andare in Italia è arrivata nel momento giusto ed è stato fondamentale per il suo successo.Le sue fondamenta sono inziate da noi poi il resto del merito è della scuola di calcio in Italia. Ne sono molto convinto in questo, perchè se avesse continuato a giocare in Albania non sarebbe diventato quello che è oggi.Avendo presente le sue doti fisiche, il temperamento, la volontà e la dedizione ho pensato che era nella strada giusta"
Quale è stata la qualità di Elseid che più l'ha colpita?
"Come ho già accenato prima, quando si è presentato nella nostra scuola, non era di quei ragazzi noti per le abilità con la palla, ma aveva una volonta innata. Aveva qualità fisiche importanti e soprattutto un grande temperamento. Questi due aspetti hanno contribuito al suo successo"
Cosa disse a Elsi quando si trasferì in Italia?
"Suo padre Gezim, veniva ogni estate a Scutari e non si scordava mai di portare magliette, palloni per le nostre squadre. E' stato un supporto continuo per noi. Un giorno lui me disse che aveva contattato con un manager a Firenze perché voleva testare suo figlio per Fiorentina. Elsi aveva solo 12 anni e consigliai ,insieme a quel manager, di far rimanere il ragazzo altri due anni da noi per fare un lavoro più specifico. Così convincemmo papà Gzim. Quando poi Elsi si trasferì in Italia, dissi a suo padre testuali parole: "Elsi ha fatto progressi enormi con la palla. Il suo carattere da guerriero ed il grande temperamento faranno la differenza vedrai. Non ci deluderà". Le mie parole furono profetiche perché così successe. Dopo che fece i provini in Italia, Hysaj andò a giocare nell'Empoli. Fu lì che capimmo di avercela fatta. Quando Elsi esordì a 17 anni, Gzim mi portò un DVD che conservo ancora oggi"
Cosa ha provato quando Elseid ha fatto il suo esordio con l'Albania all'Europeo?
"Penso che i miei 6 anni di lavoro hanno dato il loro frutto, ma la svota decisiva per il suo progresso è stato il lavoro fatto in Italia ad Empoli. Sinceramente sono molto soddisfatto di aver dato il mio contributo nella crescita sportiva, Elsi ha sempre avuto tanta passione e amore per il calcio.
Sono molto felice prima di tutto per Elsi, un ragazzo meraviglioso sia in campo che fuori. Devo fare tanti complimenti anche ai suoi gentori che sono stati sempre presenti e mi hanno dato una mano quando ne avevo bisogno. Per quanto riguarda la partecipazione di Hysaj all'Europeo devo dire che ne sono molto felice. Sono andato a vedere la partita contro la Francia ed anche lì il nostro ragazzo si è dimostrato tra i più forti. Allo stadio c’erano tanti abitanti di Scutari. Uno di loro mi disse: “Prof. Taip sei venuto a fare tifo per il tuo calciatore?”. Devo dire che mi sono davvero emozionato"
Hysaj è una colonna del Napoli di Sarri
"L’ arrivo a Napoli è stato un evento non solo per Hysaj, ma per tutto il calcio albanese e la nazionale. E' il massimo giocare nel grande Napoli di Maradona. Seguo in Tv spesso le partite di Napoli, e penso che Hysaj non se ne deve andare da lì perchè ha trovato la sua consacrazione tattica ed una grande empatia con il popolo napoletani che ha lo stesso calore e passione di noi albanesi verso il calcio"
Elseid aveva un soprannome? Può raccontarci un ricordo che porta nella sua mente
"Ho un ricordo incancellabile. Avevamo perso una partita (anche se raramente succedeva), di solito parlo ai ragazzi dopo al termine dell'incontro. Quel giorno ero molto triste, ed ho aspettato che tutti i calciatori andassero via dallo spogliatoio per prende re la mia borsa. Quando entro trovo solo Elsi che piangeva perchè avevamo perso. Bene, quella scena mi fece dimenticare subito la sconfitta e mi fece capire la grandezza di questo ragazzo. Hysaj aveva tanti soprannomi, ma io lo chiamavo l'insconfitto Elsi"
Può dirci il suo rapporto con Elseid? Ha avuto modo di venire a vederlo a Napoli? Secondo te è la città giusta per Hysaj?
"Fino a quando la famiglia è stata a Scutari abbiamo creato un feeling ottimo perchè gli Hysaj amano lo sport.Non ho mai avuto la possibilità di andare a Napoli anche se ho sempre sognato di venirci. Mi piacerebbe fare un invito alla squadra giovanile del Napoli per fare un'amichevole con la scuola calcio che ha lanciato Hysaj. Sarebbe una grande motivazione per i ragazzini albanesi ed anche per il sottoscritto. Con Gzim stiamo valutando la richiesta che permetterebbe alla nostra scuola calcio di chiamarsi "Scuola Calcio E. Hysaj" e magari essere anche una filiale del Calcio Napoli.La città di Napoli e la squadra azzurra sono molto amate a Scutari. Perciò desideriamo tanto che Hysaj per Napoli diventi come Maldini e Baresi per Milan"
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