Dalla periodizzazione tattica al modello Lione: come Garcia fa lavorare le squadre in preparazione | FOCUS

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Rudi GarciaRudi Garcia

Il Napoli si appresta ad iniziare la preparazione fisica per la prossima stagione. Vediamo come Garcia allena le sue squadre.

Cosa dobbiamo aspettarci da Rudi Garcia in questi due ritiri a Dimaro e Castel di Sangro? Partiamo da una premessa importante: non siamo né medici né preparatori atletici. Ragion per cui non è assolutamente nelle nostre competenze svelare oppure anticipare quale potrebbe essere il lavoro pianificato dal nuovo allenatore del Napoli con tutto il suo staff tecnico. Proveremo a capire, per grandi linee, un po' la metodologia di lavoro che Garcia ha avuto in questi anni insieme ai suoi più stretti collaboratori come per esempio Paolo Rongoni.

Quel Lione che riuscì ad arrivare in semifinale di Champions League battendo Juve e Manchester City dovendosi poi arrendere al Bayern Monaco fu un autentico capolavoro dal punto di vista atletico. Come tutti ricordano era il periodo clou del Covid 19 che bloccò di fatto tutte le manifestazioni sportive per diverse settimane. Garcia insieme a Rongoni riuscirono a dare gamba, come si dice in gergo, alla squadra abolendo di fatto il lavoro con con pesi in palestra o facendo le classiche navette in mezzo al campo: "La mia preoccupazione principale era stata capire - raccontò Rongoni in una intervista -  come fare ad arrivare in Champions con un po' di gamba. Perché il calcio si allena giocando a calcio, non con i pesi o facendo le navette in mezzo al campo. Si migliora la condizione generale. Ma il calcio è fatto di frenate, accelerazioni, tempi di passaggio e di gioco. Io ho dato la base generale ai ragazzi del Lione, ma la preparazione specifica l'hanno fatta gli allenatori. Credevo che avremmo avuto dei problemi ad affrontare gli ultimi 15-20 minuti: per adesso non ce ne sono stati". 

Nello specifico, il duo Garcia-Rongoni, che a Napoli avrà anche Sinatti ed altri professionisti, nelle otto settimane in cui il Lione dovette osservare lo stop forzato lavorarono praticamente in due blocchi: il primo molto dispendioso e duro dal punto di vista fisico, l'altro strutturato più su esercitazioni tecniche sul ritmo della preparazione. Ai tempi della Roma, qualcuno disse che il modello Garcia-Rongoni naufragò perchè avevano due impostazioni diverse sul concetto di preparazione. Rongoni puntava molto sul duro lavoro fisico mentre Garcia era un fautore della periodizzazione tattica.

La periodizzazione tattica si focalizza prettamente sugli esercizi tattici, decisi dall’allenatore in base ai principi di gioco che vuole esprimere, che vengono ripetuti dai calciatori più volte. Il lavoro puramente atletico viene 'tralasciato' ma ai calciatori si chiede il massimo della concentrazione per sedute corte ma dalla elevata intensità. Il lavoro (ovviamente personalizzabile a seconda delle opportunità) viene solitamente svolto a ranghi ridotti (2 vs 2; 3 vs 3; fino ad arrivare al 10 vs 10 a ridosso della partita), permettendo ai calciatori di arrivare pronti al match. Dimaro è ormai alle porte. Sarà curioso vedere la tipologia di lavoro a cui la squadra verrà sottoposta. 

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