Napoli calcio - Vedere il calcio d'inizio seduto al proprio posto all'interno del Maradona sembra essere diventata una vera e propria impresa. I disagi vissuti nell'ultima gara casalinga di campionato contro il Venezia sono stati davvero tanti e la preoccupazione cresce in vista della Juve dove l'affluenza sarà praticamente raddoppiata. Sono tante le anomalie e le problematiche riscontrate all'ingresso dello stadio. Quella che più balza agli occhi è l'assenza del distanziamento nelle lunghe file all'esterno dell'impianto di Fuorigrotta. Dando un'occhiata al regolamento d'uso del Maradona si legge al punto 12: "L’apertura dei cancelli avviene, di norma, 3 ore prima dell’inizio della gara, salvo diverse indicazioni da parte del G.O.S..I tornelli dei varchi d’acceso sono strutturati per consentire un fluido e rapido ingresso del pubblico scaglionato in un arco temporale di almeno 90 minuti. Nel prendere atto di quanto precede, il pubblico è invitato ad anticipare l’accesso, per evitare lunghe file agli ingressi, che potrebbero anche pregiudicare la visione della partita fin dal suo inizio". In sintesi, non è il Napoli a decidere quando aprire i varchi ed il numero di questi. Il compito spetta esclusivamente al Gruppo Operativo per la Sicurezza per ogni manifestazione sportiva che si svolge nello stadio.
Anche qui si stanno riscontrando non pochi problemi. E' chiaro che se fosse incrementato il numero (questo dipende dall'accordo che c'è tra il Napoli e la società esterna che cura la sicurezza) non si risolverebbe in toto il problema di velocizzare le operazioni pre-gara ma certamente qualche disagio in meno ci sarebbe. Va detto che gli attuali steward presenti nei vari eventi calcistici, svolgono anche mansioni non rientranti nelle loro prerogative (per esempio il controllo del Green Pass piuttosto la misurazione della temperatura) ed in più necessiterebbero anche di un corso di formazione per aggiornarsi all'epoca post Covid. Con l'avvento della pandemia, le società di calcio hanno tagliato i costi e tra questi ci sono anche quelli relativi alla sicurezza. In più c'è da riscontrare un crollo del 50% di persone che vogliono essere impiegate in questo settore. Il motivo è prettamente economico: prima del Covid, il compenso era tassato alla fonte mentre adesso non è più così. Chi intende fare lo steward, non solo costa quanto un lavoratore vero e proprio ma, nel caso parliamo del semplice studente universitario che intendeva arrotondare con questa attività, quel reddito ricevuto formerà l'imponibile da cui dovrà pagare tasse. Da qui il crollo dell'offerta che abbinato al taglio dei club comporta un buco non da poco. Tornando al Napoli, la società incrementerà gli steward e non solo in vista del big match di sabato alle ore 18. Sarebbe opportuno garantire gli stessi standard anche in partite non di cartello perchè il tifoso-cliente paga e gli va reso un servizio all'altezza sempre.
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