SERIE A - La pandemia è stata una mazzata per tutte le aziende calcistiche, specialmente per quelle che avevano conti disastrati da gestioni dispendiose e poco redditizie. Il Napoli, a differenza delle altre, ha saputo in un certo senso trovare la strada della creatività provando a coprire il rosso con idee di merchandising piuttosto che ricorrere alla politica del debito su debito. In passato si è sempre puntato il dito sulle capacità inespresse della SSCN in materia di commercializzazione e partnership con marchi di primo livello che potessero garantire visibilità e di conseguenza maggiori ricavi.
Un parziale cambio di rotta è stato senza dubbio l’idea di aprire uno store ufficiale su Amazon (nessuno lo aveva fatto prima in Italia), ma le idee innovative maggiori si sono concretizzate certamente negli ultimi mesi. L'intuizione di creare una maglia gara special con la 10 di Maradona ha riscontrato un successo pazzesco sul mercato facendo registrare ordini da tutto il mondo. Stessa cosa per la Burlon Collection andata sold out nel giro di pochissime ore. La notizia più importante però resta l’accordo con il colosso Konami che dal 1° luglio 2021 troverà spazio anche nella denominazione del Training Center di Castel Volturno. Questo accordo permetterà al Napoli di avere ulteriori ricavi pubblicitari con la conseguente espansione del brand nel mercato asiatico.
Mentre tutta la serie A chiede prestiti alle banche o cerca di succhiare l’impossibile dai diritti televisivi perché non più in grado di diversificare i ricavi strutturali, a Napoli si è scelta una strada ‘alternativa’ per creare ulteriore valore senza indebitarsi. La strada tracciata dal visionario De Laurentiis è quella giusta. Gli va dato atto di essersi inventato, per modo di dire, qualcosa di diverso rispetto ai suoi colleghi per ridurre il più possibile il rosso di bilancio che purtroppo ci sarà quasi certamente anche quest'anno. Chapeau.
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