Ultime notizie SSC Napoli - Pedro Pasculli ha parlato all'edizione odierna de Il Mattino, raccontando di un Conte giovane centrocampista arrivato dalla Primavera, accolto prima da Fascetti e poi esploso con Mazzone:
Che Conte era?
«Un ragazzo umile che seppe entrare in punta di piedi nello spogliatoio dei grandi fino a diventare un punto fermo della squadra. Veniva da ottime stagioni con il settore giovanile dove era un grande giocatore. Il salto in prima squadra era quasi naturale per uno con quelle qualità. Si vedeva subito che avrebbe fatto strada. Aveva carattere e personalità».
Ora cosa rivede del Conte giocatore nel Conte allenatore?
«È incredibile quanto io riesca a rivedere in lui l'influenza di Mazzone. È stato il suo grande maestro. Lo ha aiutato moltissimo sia in campo che fuori. Negli atteggiamenti in panchina me lo ricorda tantissimo. Sono sicuro che questa esuberanza l'ha presa da lui. Anche se va detto che Antonio ha un carattere forte di suo».
Lei ha vinto il Mondiale del 1986 in squadra con Maradona, che effetto le farà vedere Antonio Conte allenare nello stadio intitolato a Diego?
«Mi fa tantissimo piacere. Quando mi chiedevano chi poteva essere l'allenatore giusto per il Napoli io sempre detto Conte. Per me è l'allenatore ideale. Ha un carattere forte e molta personalità. Non si fa influenzare molto dai presidenti e De Laurentiis ha fatto certamente la scelta più giusta affidandosi a un uomo come lui. Non penso che il presidente andrà a mettere bocca sul lavoro dell'allenatore. Conte si farà prendere i giocatori per competere al top e fare un buon campionato. Lui vuole sempre una squadra vincente».
E il rapporto con i napoletani?
«Beh, Conte è un ragazzo del Sud e pensa molto al lavoro. Si farà volere bene anche dai napoletani che già di fatto mi sembra che lo amino. D'altra parte vuole riportare il Napoli dove stava».