Verso Napoli-Juventus - Simone Marmorini, ex centrocampista della Sansovino che vinse la Coppa Italia di Serie D nel 2003 con Maurizio Sarri in panchina ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna di Repubblica.
Anche a lei girano... quando si afferma che Sarri non ha vinto nulla?
«Sicuramente è stata un’emozione enorme, un trofeo entrato nella storia della piccola società che oggi è in Prima Categoria. Abbiamo anche sfiorato la C1 perdendo con il Sassuolo: quella coppa è stato il coronamento di tre anni con Maurizio, dall’Eccellenza alla C2».
Come lo ricorda?
«Una persona che ha dimostrato di essere sopra la media per intelligenza e livello culturale. La crescita durante la carriera denota le sue qualità».
Cos’era il sarrismo ai tempi della Sansovino?
«Giocava con quello che oggi chiameremmo 4-2-3-1, con un attaccante centrale e un trequartista alle spalle, era meno esteta di oggi. Alcuni aspetti sono invariati, altri si sono evoluti e si vede».
Come vi caricava prima delle partite chiave?
«Sapeva toccare le corde giuste. Quando si parla di Sarri solo tattico si tralascia un aspetto importante: ci trasmetteva carica agonistica ma anche fiducia nel lavoro svolto. Equilibrato, non si faceva travolgere dalle emozioni. Stasera farà lo stesso».
Si aspetta qualche sorpresa in campo?
«Ha un metodo preciso, non è uomo da sorprese. Valuta l’avversario e la condizione dei suoi: qualcosa cambierà rispetto al Milan, ma non troppo».
Dalla Sansovino della presidentessa Maffei, con sede nel retro di una tabaccheria, alla Juve: se lo aspettava?
«Immaginare l’arrivo alla Juve era difficile. Che avrebbe avuto un grande futuro da allenatore, sì: eravamo sicuri che ce l’avrebbe fatta».
Si considera un sarrista?
«Lui è fonte di ispirazione al pari di Guardiola. La mia Sinalunghese (Eccellenza toscana, ndr) era in piena corsa, seconda a due punti dalla prima con lo scontro diretto in casa. Lo stop ha bloccato la rincorsa».
Seconda in piena rincorsa: un po’ come la Lazio, non trova?
«L’esempio calza ma, non me ne vogliano i laziali, in questo caso spero vinca la Juve. Sarebbe l’unico modo per mettere a tacere le malelingue».