Calciomercato Napoli - Ritorna il classico editoriale di Umberto Chiariello a Canale 21. Ecco il commento del collega dopo Verona-Napoli. Clicca sul play in basso per vedere.
“E’ un’estate che non è finita, perché non è terminato il mercato. Accadrà il 1 settembre. Quando ben 4 partite saranno state già disputate. Il Napoli ha operati finora su tre linee diverse: è intervenuto subito a sostituire quelli che già sapeva sarebbero andati via con certezza. Insigne e Ghoulam. Aveva preso prima ancora un georgiano per pochi spiccioli, considerando i costi di mercato, ovvero 10 milioni, che è il talento scovato da Giuntoli e dallo Scouting per sostituire Insigne che è il secondo cannoniere della storia del Napoli e l’assist-man più prolifico.
Olivera preso. Neo nazionale preso per dare finalmente un’alternativa a Mario Rui. Non è più un Mario Rui contestato ma affermato. La seconda linea direttrice è esplorare il mercato italiano per trovare i giocatori giusti. E quali sono stati? Simeone che è arrivato al posto di Petagna e soprattutto quel Raspadori che dovrebbe essere il più simil Mertens esistente oggi in Italia.
De Laurentiis lo scorso anno ha consegnato a Spalletti una squadra che era la stessa di sempre, dicendo che quest’anno li teneva tutti e gli ha preso Anguissa al posto di Bakayoko, ma dicendogli che l’anno successivo lui sarebbe stato l’uomo della rifondazione. Che vi piaccia o no la rifondazione era necessaria da 3 punti di vista. Innanzitutto anagrafica: c’erano troppi giocatori che avevano dato il meglio di sé. Mertens a 35 anni e non al centro del progetto di Spalletti. Insigne 31anni ma forse aveva già dato il meglio al Napoli. Ghoulam da anni aveva in ostaggio la fascia sinistra. A Ospina è stata fatta un’offerta che non ha nemmeno preso in considerazione correndo dietro il petroli-dollaro. Malcuit a fine corsa anche lui.
Poi c’erano i pericolosi: quelli che valevano tanti soldi ma che rischiano di lasciare male il Napoli. Non volevano rinnovare. Inutile insistere: quando un giocatore non vuole prolungare, non c’era verso! Recuperare 40 milioni su Koulibaly è stata un’operazione fantastica, perché il prossimo anno sarebbe andato via a zero. A Napoli ci sono gli sfascisti: quello che giudicano a priori, a prescindere, che tutto va male e che tutto è un ridimensionamento. Chi dice che è tutto uno schifo e che ADL, qualsiasi cosa faccia, deve andar via perché è il nostro male assoluto.
Certo lui dice e ne fa, anche nei nostri confronti non è stato carino, ma si esagera. Il Napoli ha provato anche a trattenere determinati giocatori a cifre contenute, ma anagraficamente andavano cambiati. Poi giocatori con tanti anni in azzurro hanno bisogno di nuovi stimoli. Vedete anche Kim intanto: la famosa bancarella del torrone che tanto agitate lo ha portato a Napoli in una settimana. E nonostante ciò hanno provato comunque a trattenere Koulibaly. Perché il Napoli non ha salutato adeguatamente Koulibaly e Mertens? Perché c’erano delle trattative in corso: se avessero accettato, starebbero ancora qui.
Il Napoli ha preso un rischio calcolato: quello di andare sul mercato del last-minute. Ricordate l'operazione Anguissa lo scorso anno? Bene: l'affare Navas va in questa direzione. Così come l'affare Ndombele. Bisogna finire di piangersi addosso, ma cosa volete dal Napoli? L'ultimo scudetto vinto da una squadra non strisciata è datato 2021 con Francesco Totti! Ciononostante, il Napoli è andato 4 volte vicino al traguardo! 4 volte! Qualche colpa l'ha vinta! Chi dice meglio la C che ADL o che parla di A16, vogliono il male del Napoli perché sono accecati da un odio verso il presidente del Napoli!".