Corbo: "Serve un vero capitano, Insigne non si è comportato da tale. De Laurentiis ancora si affida ad un avvocato che ha fatto un ricorso inammissibile"

A Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Antonio Corbo, editorialista di Repubblica. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it:

“De Laurentiis non può fare tutto lui e decidere tutto lui perché poi si trova in difficoltà quando deve sostituirlo il figlio. Deve valorizzare i ruoli intermedi. Se il figlio è il vice presidente deve consentire al figlio stesso di esercitare il suo ruolo al massimo delle possibilità. Sento la mancanza di un capitano, Insigne si è comportato da bravo ragazzo. Un vero capitano dev’essere un personaggio con un senso politico. Zoff è stato uno stupendo capitano, diceva poche parole ma erano scolpite nella pietra. Il capitano dev’essere l’elemento di collegamento tra i vertici e la societaria. Il capitano deve opporsi alla società, ma deve anche far ragionare i giocatori. Un presidente non può stabilire l’ordine chiamando Grassani, avrebbe dovuto chiamare Ancelotti e dare un appuntamento alla squadra. Poi avrebbe dovuto chiamare Insigne per convocare la squadra per chiarirsi. Poi ci si chiude in uno spogliatoio e tutti, piano piano, devono parlare. De Laurentiis preferisce la strada burocratica mettendo in mezzo questo avvocato di Bologna (Grassani ndr.) che l’ultima volta ha presentato un ricorso che è stato definito inammissibile. Invece avrebbe dovuto incontrare i calciatori faccia a faccia, poi si traggono le conclusioni. Deve dare forza a Giuntoli ed al figlio. Se Edo non esercita bene il suo ruolo diventa un povero giovane in balia della squadra. Silenzio stampa? Lo trovo giusto perché rispetto un’esigenza. Basta una parola per essere fraintesa. Allenamento open? Oggi si sanno anche le cose che succedono al Cremlino e non c’era bisogno di vietare la presenza al San Paolo ai giornalisti. I giornalisti dovrebbero dirlo a De Laurentiis che hanno il diritto di assistere alle vicende della società”.