Antonio Corbo, editorialista di Repubblica, scrive nella propria rubrica sul sito del quotidiano:
"Cinque gennaio 2022. Il Napoli si sveglia in un calcio fuori controllo. La Lega non interviene, ma anche l’Asl esita. Quella di Salerno ha già bloccato la Salernitana, costretta a rinviare la partenza per Venezia. La partita salta. Anche Juve-Napoli è da sospendere, è la logica che lo impone, ma a poche ore dalla partenza per Torino si registra un deplorevole ritardo nella decisione dell’Asl. Quale delle 3 deve intervenire? La Caserta 2 di via del Marzano a Castel Volturno, la Napoli 1 che comprende il numero maggiore di tesserati o la Napoli 2 che lo scorso anno con il direttore generale Antonio D’Amore impedì al Napoli di partire per Torino?
La gara del 3 ottobre 2020 non fu giocata, ma l’intervento dell’Asl 2 dopo le prime sentenze errate della giustizia sportiva fu considerato legittimo e determinò la ripetizione della gara, cancellando così il punto di penalizzazione al Napoli e il risultato di 3-0 a favore della Juve. Questa volta l’Asl Napoli 2 tace avendo solo 3 giocatori del Napoli residenti nel suo perimetro. Non può intervenire la Lega d’autorità. Deve attendere il diktat dell’Asl, atteso di ora in ora.
In questa incertissima vigilia di Juve-Napoli ha sorpreso l'improvvisa riunione a Roma per la firma del contratto di Insigne con il Toronto. Sarebbe stato meglio definire, come auspicava il Graffio, un accordo per anticipare la partenza del giocatore. In quali condizioni psicologiche andrà in campo Insigne in Italia, nel complicato girone di ritorno, sapendo che il suo futuro è già cominciato a oltre dieci ore di jumbo da Napoli?"