A Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Marino Bartoletti, giornalista ed amico di Diego Armando Maradona. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it:
"Cerco di dominare i miei sentimenti perchè la gente si aspetta lucidità da me, ma sono molto triste e non mi vergogno. Mi sforzo ad esserlo il meno possibile perchè dovrebbe essere il giorno della tristezza nei confronti di Diego. Diego era un amico generso, leale, che dell'amicizia aveva un culto particolare e lo testimoniano anche quelli che erano i suoi avversari. Non mi importa ciò che ha fatto della sua vita e nella sua vita, mi importa ciò che ha dato. Ha regalato tanto amore, ha buttato tanto amore, ma credo che questo amore gli sta tornando con gli interessi. Tutto il mondo lo sta piangendo. Ricordo che il 10 maggio dell'87 ero a casa di Bruscolotti per la conquista dello scudetto. Sono stato il primo italiano a conoscere Maradona, lo conobbi nel ritiro dell'Argentina del 78, aveva diciassette anni e faceva perdere la testa a Passerella. Diego è un uomo, non era un santo, ha realizzato i sogni dei bambini più poveri. C'è fratellanza tra Napoli e Buonos Aires, dove c'è sempre il desiderio di orgoglio e di dignità . Non ho capito se è stato Diego a scegliere Napoli o viceversa, ma erano due stelle che avevano bisogno di incontrarsi nel cielo. La sua fu una scelta coraggiosa e straordinaria. Quando qualcuno fa paragoni con altri campioni penso che Diego ha fatto vincere due squadre e due popoli che non avrebbero vinto senza di lui. Diego ha vissuto, ha sempre e soltanto condiviso il bene con gli altri, il male lo ha tenuto solo per sè. Ieri ho mandato un messaggio molto affettuoso a Diego e sono felice che abbia trovato l'amore di un padre".