Romito: "Dissi sì al Napoli senza pensare ai soldi ma quante difficoltà. A Salerno mi scrissero 'Napoletano di me**a'..." | ESCLUSIVA

Esclusive  
Romito: Dissi sì al Napoli senza pensare ai soldi ma quante difficoltà. A Salerno mi scrissero 'Napoletano di me**a'... | ESCLUSIVA

Ultime calcio il Napoli affronterà sabato la Salernitana nel derby, CalcioNapoli24 ne ha parlato con il doppio ex Tommaso Romito

Il Napoli si rituffa in campionato, affronterà la Salernitana nel derby campano. Chi ha vestito la maglia azzurra ma anche quella granata è Tommaso Romito e la redazione di CalcioNapoli24 l'ha raggiunto in esclusiva:

Tommaso Romito

Romito sul passato

31-10-2004, parto da qui: il Napoli perde al San Paolo con il Chieti, titolare di quella gara era Tommaso Romito che annullò il Pampa Sosa

“Me la ricordo bene, è stata la partita cruciale per il mio futuro a Napoli. Una gran bella partita. Il Napoli aveva problematiche, con una rosa creata velocemente e avevano fatto 4-5 partite in 10 giorni per recuperare le giornate di campionato perse inizialmente. Erano in una fase poco stabile. Squadra forte, però era difficile creare un gruppo in così poco tempo. La differenza la fa il gruppo e Ventura ha avuto un periodo difficile da gestire”.

Come nacque la trattativa del tuo passaggio a Napoli? Arrivasti a gennaio, esclamando: 'cosa sono i soldi, ho la prospettiva di giocare in un grande club', è vero?

“Dopo quella partita il Napoli mi seguì, gara dopo gara. A dicembre mi arrivò la chiamata, dovetti andare all'aeroporto di Venezia per firmare. Non ci credevo, tanto che pensavo fosse uno scherzo dei miei compagni di squadra. Marino si presentava e io gli rispondevo: 'si, e io sono Babbo Natale'. Mi chiamò Tambone, che era dirigente e mi disse che mi stava cercando Marino. Dalla sera alla mattina mi fecero partire alla volta di Venezia per firmare il contratto. C'era il Rimini che mi voleva, però era una diretta concorrente del Napoli e Marino mi portò in azzurro. Non era un discorso di soldi, avevo un contratto banale che si andava a ridiscutere nell'anno successivo, qualora avessi fatto una buona stagione. Marino mi offrì 5 anni di contratto a cifre basse, al Chieti guadagnavo 25mila euro all'anno. Decisi di firmare per 4 anni e non per 5, lo chiesi personalmente e Marino non capiva il perchè. Arrivai e mi infortunai, mi dovetti operare al menisco. L'anno dopo la rosa si rifondò e giocai titolare. Marino venne da me dopo le prime amichevoli, mi sentii stimato. Anche Reja mi disse che puntavano su di me e feci un anno da protagonista”.

Era un anno difficile, Napoli in C dopo il fallimento e l'arrivo di De Laurentiis. Ma cosa successe in quella stagione?

“Nel mio periodo, da gennaio in poi, arrivò Reja: correre, pedalare, arrivare il prima possibile era l'obiettivo. Non vincemmo il campionato, secondo me, perchè avevamo troppi punti da recuperare. Facemmo le finali playoff, con qualche punto in più saremmo arrivati primi. Da gennaio in poi eravamo una macchina da guerra. Nella prima parte del campionato si erano persi punti per difficoltà di gestione, pensa che ci si allenava in 4-5 campi diversi: da Palma Campania, a Licola e San Giuliano, per esempio. L'anno dopo, poi, cambiò tutto”.

Qualche tempo fa, in un'intervista parlasti di difficoltà nei rapporti con i tuoi compagni. A cosa ti riferivi di preciso? Cosa accadde?

“Personalmente si, ero un ragazzo venuto dalla Primavera, poi dal Chieti e arrivavo in un gruppo di calciatori di Serie A e B: facevo fatica ad integrarmi con loro che avevano famiglia, non vedevo nessuno neanche la sera. Piano piano, mi sono integrato ma molto ha inciso il fatto che mi allenavo per infortunio in altro posto e non ero riuscito ad interagire con loro nella quotidianità”.

Troppi cambi, troppe difficoltà, era solo un Napoli non calato nella realtà del momento?

“I campi comunali da calcio non erano gli stessi della serie B e una squadra tecnica non riusciva ad esprimersi al meglio. Mi ricordo il campo di Gela, giocammo in un campo brutto brutto, nel vero senso della parola. Calarsi nella realtà di serie C è stata dura per un club così importante e per calciatori di quel calibro”.

Napoli Serie C Tommaso Romito

A Castellammare, con la Juve Stabia...

“Quando tornavo a giocare a Castellammare di Stabia, mi facevano sempre un coro: 'E facci un gol e dai Romito facci un gol'. Per quell'autorete, non me la sono vista bene. Qualcuno pensava male ma con Iezzo, invece, ci fu un semplice fraintendimento: lui veniva a prenderla con le mani e io feci un retropassaggio, tutto qui”.

Romito su Cassano

Al Bari con Cassano nel settore giovanile, ma era già, al di là del talento, un calciatore 'vivace'? Hai aneddoti?

“Uguale ad oggi, non era diverso. Un ragazzo 'vivace': ricordo che facemmo un torneo a Casagiove con Napoli, Hermes Casagiove e Bari oltre ad altri club. Antonio conobbe una ragazzina, eravamo ospiti di alcune famiglie in quei giorni. Nell'ultimo giorno, questa ragazza venne da lui e gli disse che si sarebbero scritti. Gli chiese indirizzo e numero di telefono e lui scrisse nel bigliettino tutt'altro, in barese, fu una cosa divertente. Era uno che amava le canzoni napoletane, nel pullman, durante le trasferte, ascoltavamo Gigi D'Alessio e Gigi Finizio”.

Tommaso, a Salerno cosa successe? Anche lì purtroppo hai avuto difficoltà, soprattutto con la società che ti fece un po' di promesse non mantenute

“Salerno è stata una decisione sbagliata. Sono stato quasi costretto ad andarmene. Dopo un anno da protagonista, sarei rimasto a Napoli anche a fare panchina: arrivarono Domizzi, Cannavaro e io con Maldonado e Giubilato eravano lì. Ero quello che guadagnava di meno e quello che più poteva partire facilmente. Arrivò la richiesta della Salernitana, a pochi giorni dalla fine del calciomercato, e a malincuore accettai. Salerno è una piazza importante ma non ero informato su nulla. Andai perchè dovevo andare, il Napoli doveva smaltire, con la promessa di Marino che l'anno dopo sarei tornato anche perchè nessuno credeva nella promozione in serie A vista la presenza di Genoa e Juventus. Mi ritrovai subito un allenatore che amava il gioco di Zeman, con difesa altissima e, da subito, non mi trovai bene con gli allenamenti. Avevo fatto allenamenti con Reja e passai a fare i 3000 metri a Salerno il martedì. Non ero abituato e non stavo bene. La società, poi, non era presente. Non mi pagavano gli stipendi e non ho vissuto bene. Unico ricordo positivo, quello della nascita di mio figlio ma posso dire che Salerno è una bellissima città”.

Anche con l'ambiente però, a maggior ragione perchè venivi dal Napoli, è vero?

“Si, è vero. Una mattina andai ad aprire il cancello di casa e mi scrissero 'Napoletano di me**a...' non è stato un periodo felice”.

Al Pescara hai giocato anche con un giovane Verratti, che talento era? Hai aneddoti?

“Lì feci un anno bellissimo, tanto che il Pescara decise di comprarmi a titolo definitivo offrendomi un triennale. Verratti? Era un ragazzino, era con me in ritiro. Piccolino ma si vedevano già le sue qualità. Esordì in Albinoleffe-Pescara in coppa Italia, aveva 15 anni e mezzo, era il 2007. In quella partita fece pallonetto a Madonna e Carobbio nello stesso momento. Qualità assurde, ma aveva sempre problemi fisici.

Poi negli ultimi due anni di carriera altre difficoltà...

“Gli ultimi due anni della mia carriera sono stati complicatissimi. A Pergocrema avevamo una squadra forte forte ma la società fallì. Decisi di smettere di giocare quando arrivai a Nocera per il caso con la Salernitana”.

Tommaso Romito Nocerina

In quella occasione cosa è accaduto?

“E' stato fatto quel gesto solo ed esclusivamente per paura. Non c'è stato calcio scommesse e niente altro. Era una squadra di ragazzi di 18, 19, 20 anni che si ritrovano a giocare una partita allo stadio Arechi con i tifosi della Nocerina che spingevano affinchè non si giocasse. Davanti a queste minacce, c'era molta paura. Arrivò quella sentenza, dopo che avevamo chiesto aiuto e nessuno ci ha capiti. Io ero infortunato e non ero presente ma all'Arechi nessuno voleva scendere dall'autobus. Qualcuno ci disse che se non avessimo giocato avremmo avuto penalizzazione e soldi tolti dai premi. Cosa inventata lì, è stata tosta da digerire come situazione. I ragazzi erano spaventati in quel periodo. Neanche il giudice sportivo ha capito le esigenze del momento. La squadra si voleva solo difendere e volevamo che tutto finisse il prima possibile. Da lì, dopo un mese, ho cambiato vita: ho deciso di aprire un'azienda che vende impianti dentali. Sono in questo settore da 8 anni e sono contento di essere uscito dal calcio. Il calcio non è mai stato libero dal potere che ha sempre comandato ed è molto strumentalizzato. Prima esisteva la gerarchia, il rispetto dei ruoli mentre oggi si esordisce in A troppo facilmente”.

Romito sul Napoli e la corsa scudetto

E del Napoli di oggi cosa mi dici? Può essere l'anno buono per lo scudetto?

“Non lo dico, ma lo penso. Da quando sono entrato nella rosa del Napoli ho iniziato a tifare per questi colori. Sono dispiaciuto quando perde e felice quando vince. Se penso al Napoli di oggi, dico che il gruppo fa la differenza. Ci sta perdere una partita, ma restare coesi come gruppo è importante. Spalletti sta facendo un grandissimo lavoro sia di gruppo che tecnico. Ha valorizzato giocatori che negli anni non hanno fatto benissimo, vedi Meret, per esempio, che sta facendo, invece, una grande stagione”.

Con la Salernitana che gara sarà? E' tornato anche Nicola...

“Per richiamare Nicola vuol dire che la società si è confrontata con la squadra. Se Nicola è tornato, è anche per il volere dei calciatori. Quello che ha fatto lo scorso anno non si può cancellare. Poi oggi ha tanti punti sulla zona retrocessione. Napoli? La Salernitana vorrà dimostrare di essere con il proprio allenatore. E' un derby ma la partita più importante la devono fare gli azzurri dopo il ko in coppa Italia con la Cremonese. L'errore può essere proprio lì, avere la presunzione di dire di essere primi, per questo servirà essere concentrati al massimo”.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutte le news sul calciomercato Napoli e sul Napoli

CalcioNapoli24.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici su Google News
Ultimissime Notizie
I più letti
  • #1

  • #2

  • #3

  • #4

  • #5

Classifica
  • #

    Squadra

    PT
    G
    V
    N
    P
  • logo InterInterCL

    86

    33
    27
    5
    1
  • logo MilanMilanCL

    69

    33
    21
    6
    6
  • logo JuventusJuventusCL

    64

    33
    18
    10
    5
  • logo BolognaBolognaCL

    62

    33
    17
    11
    5
  • logo RomaRomaEL

    58

    33
    17
    7
    9
  • logo AtalantaAtalantaECL

    54

    32
    16
    6
    10
  • logo LazioLazio

    52

    33
    16
    4
    13
  • logo NapoliNapoli

    49

    33
    13
    10
    10
  • logo FiorentinaFiorentina

    47

    32
    13
    8
    11
  • 10º

    logo TorinoTorino

    46

    33
    11
    13
    9
  • 11º

    logo MonzaMonza

    43

    33
    11
    10
    12
  • 12º

    logo GenoaGenoa

    39

    33
    9
    12
    12
  • 13º

    logo LecceLecce

    35

    33
    8
    11
    14
  • 14º

    logo CagliariCagliari

    32

    33
    7
    11
    15
  • 15º

    logo VeronaVerona

    31

    33
    7
    10
    16
  • 16º

    logo EmpoliEmpoli

    31

    33
    8
    7
    18
  • 17º

    logo UdineseUdinese

    28

    33
    4
    16
    13
  • 18º

    logo FrosinoneFrosinoneR

    28

    33
    6
    10
    17
  • 19º

    logo SassuoloSassuoloR

    26

    33
    6
    8
    19
  • 20º

    logo SalernitanaSalernitanaR

    15

    33
    2
    9
    22
Back To Top