Ultime SSC Napoli - Punto 17, MarekHamsikdà l'addio al calcio giocato. La partita si terrà il giorno 5 luglio alle ore 19 a Bratislava in Slovacchia allo stadio Tehelne Pole, CalcioNapoli24 la trasmetterà in esclusiva per l'Italia attraverso tutte le proprie piattaforme: sito web, social, Youtube e sul canale 79 del digitale terrestre su Napoli e Caserta.
Faouzi Ghoulam lo conosce bene e ne ha parlato, in esclusiva, ai microfoni di CalcioNapoli24.
Chi è stato Marek Hamsik per te?
“Un giocatore ed una persona molto importante, un grandissimo uomo, dalle grandi qualità umane, poi come calciatore ha fatto la storia del Napoli e della sua Slovacchia. Un giocatore importante, che ha fatto la storia, una persona eccezionale, un uomo di spogliatoio. Non saprei definirlo benissimo, ne ho visti pochi come lui in carriera che mi hanno dato certe impressioni di grandezza. È rimasto nel cuore di tutti, nel mondo del calcio ci ricordiamo sempre di uno come Marek, una persona perbene, un padre di famiglia. Una persona come lui oggi è raro trovarla, è un esempio per le generazioni future”
Come ti accolse nel 2014 al tuo arrivo a Napoli?
“Lui era già importante, io arrivavo in un nuovo paese ed era a Napoli da anni. Mi accolse benissimo, non mi aspettavo di trovare una persona così semplice, a volte la televisione ti può dare impressioni diverse: è stato un grandissimo capitano, una persona da cui dobbiamo prendere tanto a livello umano, a livello calcistico in pochi potevano fare ciò che faceva lui. Per me è stato uno dei centrocampisti più forti del mondo”
Si mise a disposizione con te?
“Certo! Ha sempre dato disponibilità ai nuovi arrivati e ai compagni, anche se siamo quasi coetanei è stato un fratello maggiore. Da capitano non alzava la voce ma era una figura importante nello spogliatoio, in campo tecnicamente era perfetto. Ci dava tanta disponibilità, per questo era apprezzato dai calciatori e dagli allenatori, era sempre pronto a darti la mano. Adesso tutti gli vogliono bene, non è semplice nel mondo del calcio ma lui ci è riuscito: ha lasciato un segno grandissimo”
Com’era come compagno di squadra fuori dal campo?
“Un po’ timido ma sempre cercava di riunire il gruppo organizzando cene per dare una sensazione di appartenenza ai colori azzurri: ti fa apprezzare Napoli, ti dà voglia di rappresentare questa storia di una grandissima città. È uno che trasmette amore per la maglia, per i suoi tifosi: questo è fondamentale quando arrivi in una nuova squadra, se pensiamo a tutti quelli che hanno giocato con Marek, il senso d’appartenenza è importante e tutti l’hanno mantenuto questo rispetto per i colori del Napoli”
Un calciatore è sempre visto come chi può vivere nel lusso, Marek Hamsik invece è sempre stato un ragazzo semplice.
“Non era semplice abitare a Castel Volturno! Io ho abitato a Varcaturo perchè volevo avvicinarmi al golfo di Napoli che è incredibile, per Marek c’era il bisogno di stare vicino al centro sportivo. Qualche macchina costosa ce l’ha avuta però (ride, ndr), ma Marek è sempre stato un ragazzo semplice, il lusso ce l’ha avuto dentro: è sempre stato affidabile, non è una cosa da tutti, e lo è stato per la società e per il suo paese. Nel calcio di oggi non è semplice, parlare di lui è difficile e ciò che lo esprime meglio è il campo: era elegante e forte, ciò che faceva vedere dentro in campo lo mostrava anche fuori, e chi lo conosce di più se lo ricorda”
La semplicità di Marek in un gesto.
“Il problema è ridurlo ad un solo gesto, ho visto cose incredibili dentro e fuori dal campo: è stato un grandissimo capitano e lo ringrazio, aver giocato con ragazzi come lui è stato importante. Io oggi posso dire di aver giocato con Marek Hamsik nei suoi anni migliori, sono orgoglioso di aver fatto una parte di carriera con lui”
Come ti è stato vicino nel momento degli infortuni?
“Sono stati momenti difficili per un calciatore, avere tutti vicini ed il capitano che ti sostiene è qualcosa che rimarrà per sempre con me. La persona è stata fantastica, ridurlo in una parola o in un aggettivo è difficile. Marek è stato completo in tutto, quasi perfetto. Averlo vicino e raccontarlo non è la stessa”
I bambini di oggi non hanno vissuto Marek Hamsik, Faouzi Ghoulam come lo descrive?
“Tanti fanno paragoni con McTominay, ma io non ce li vedo molto: Scott è fortissimo, Marek lo è stato ancora di più. La realtà per me è così, la distanza non è ampia ma Hamsik era più elegante nel modo di giocare, era il capitano e rappresentava la squadra. Raccontarlo è difficile per chi non lo ha vissuto, ma milioni di napoletani l’hanno fatto e ciò che rimane dopo di lui è solo qualcosa di positivo. Il capitano di sempre, una persona fantastica. La sua personalità ed il suo modo di essere valgono più di mille parole”
E se volessi mandare un messaggio a Marek?
“Ciao Marek, spero tu stia bene: sono orgoglioso di aver giocato con te, ho fatto i migliori anni della mia carriera con giocatori forti come te. Grazie per il capitano che sei stato, per la città di Napoli che hai rappresentato nel migliore dei modi. Grazie per ciò che hai fatto per la tua Slovacchia, per la persona che sei, per il padre di famiglia che sei, ti voglio un bene immenso e ho una stima enorme. Un abbraccio forte, sempre forza Napoli”