Sicuri fosse giusto venderli?

Editoriale  
Sicuri fosse giusto venderli?

Nessun acquisto per il Napoli di Aurelio De Laurentiis. La strana politica azzurra ha lasciato perplessi i tifosi partenopei; l'acquisto di Zinedine Machach

Nessun acquisto per il Napoli di Aurelio De Laurentiis. La strana politica azzurra ha lasciato perplessi i tifosi partenopei; l'acquisto di Zinedine Machach non ha soddisfatto le pretese dell'ambiente, carico e voglioso di arrivare al traguardo finale. Nella migliore stagione di sempre del Napoli, il direttore sportivo Giuntoli non è riuscito a chiudere nessun colpo nella finestra invernale di mercato. Le cessioni di Emanuele Giaccherini e di Nikola Maksimovic hanno, forse, indebolito i meccanismi di rotazione degli azzurri.

Storia di un amore mai nato

"Forse la colpa è mia, ti dovevo dare più spazio": si è conclusa così la storia d'amore ed odio tra Emanuele Giaccherini ed il Napoli. L'sms che Maurizio Sarri ha inviato all'ex Juventus, Sunderland e Bologna è laconico, parla chiaro. Tutte le colpe, forse, non sono state sue. Un lento adattamento al gioco del tecnico natìo di Bagnoli ha compromesso la sua, breve, parentesi azzurra. La cessione al Chievo Verona, che si è trascinata fino agli ultimi istanti di mercato, a causa di un ingaggio relativamente elevato per l'attaccante che ha collezionato solo 24 presenze e 2 reti sotto l'ala protrettrice del bancario partenopeo, è andata a buon fine. Più volte, il suo agente, Furio Valcareggi, ha chiesto pubblicamente più spazio e considerazione: richiesta mai accolta dallo staff partenopeo. Allenamenti duri, panchina e ancora panchina: mai al centro del progetto societario. La cessione era d'obbligo. Per la carriera e per l'atteggiamento avuto negli anni dal giocatore, sempre corretto e trasparente. La voglia di andare altrove, nell'ultima finestra di mercato, però, si è manifestata ed era giusto accoglierla: un accordo con il club di Campedelli ed un'intesa con la società scaligera che ha accolto le richieste di Giak. Giusto così, anche per i tifosi azzurri, che mai gli hanno fatto pesare il passato sotto la Mole Antonelliana. 

La società avrebbe dovuto trovare un valido sostituto da inserire nell'organico di Sarri ma l'unico arrivo è stato quello di Zinedine Machach, licenziato dal Tolosa e svincolato prima di firmare in azzurro. Poche ore fa, l'intermediario che ha contribuito al trasferimento del francese sotto il Vesuvio, l'ha promosso al ruolo di esterno. Andrà ad occupare lo slot lasciato libero da Giaccherinho. Il quesito è lecito: quanto può far comodo al Napoli un giocatore proveniente da un campionato straniero di seconda fascia come la Ligue 1, viste le pretese di Sarri prima di lanciarlo a pieno nei meccanismi di squadra? I tifosi mugugnano, l'ambiente non è contento. Inserito in lista UEFA, Zizou pare aver già impressionato l'allenatore napoletano. Chissà che non possa far ricredere tutti.

Lo strano caso di Nikola Maksimovic

Costato alle casse azzurra 28.5 milioni di euro senza contare la cessione di Mirko Valdifiori al Torino. Un trascorso in azzurro passato tra più ombre che luci, perennemente seduto in panchina, se non in casi di eccezionale emergenza. Dieci presenze ed un gol per il centrale serbo: un bottino troppo magro per conquistare il cuore di Sarri. Poco spazio, mai la stima del tecnico e sempre ai margini del progetto: il classe '91 aveva bisogno di spazio e fiducia, aspetti che la società azzurra non poteva più garantirgli. Nell'anno in cui nessuno comprimario è indispensabile per far rifiatare il gruppo dei titolarissimi, cederlo è stata la scelta migliore che potesse esserci per la sua carriera calcistica. Seppur in prestito fino a stagione, lo Spartak Mosca ha deciso di puntare sulle sue prestazione, per rilanciarlo in Nazionale e restituirgli la continuità ormai persa. "Lo Spartak ha subito attirato il mio interesse": questa la breve dichiarazione rilasciata dopo la firma sul contratto con il club russo. Giocare, giocare e ancora giocare: erano queste le richieste per cui l'ex Torino lottava. Richieste che né Sarri né la dirigenza azzurra poteva accogliere. 

Giuntoli, però, ha deciso di non investire sul mercato per trovargli un sostituto per la cavalcata al tricolore. Reintegrare Tonelli in organico: è stata questa la politica degli azzurri. Il gruppo non si tocca, almeno fino a giugno.

Squadra che vince non si cambia.

di Simone Guadagno - Twitter @SimoneGuadagnoo

RIPRODUZIONE RISERVATA © 

CalcioNapoli24.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici su Google News
Ultimissime Notizie
I più letti
Classifica
  • #

    Squadra

    PT
    G
    V
    N
    P
  • logo InterInterCL

    76

    29
    24
    4
    1
  • logo MilanMilanCL

    62

    29
    19
    5
    5
  • logo JuventusJuventusCL

    59

    29
    17
    8
    4
  • logo BolognaBolognaCL

    54

    29
    15
    9
    5
  • logo RomaRomaEL

    51

    29
    15
    6
    8
  • logo AtalantaAtalantaECL

    47

    28
    14
    5
    9
  • logo NapoliNapoli

    45

    29
    12
    9
    8
  • logo FiorentinaFiorentina

    43

    28
    12
    7
    9
  • logo LazioLazio

    43

    29
    13
    4
    12
  • 10º

    logo MonzaMonza

    42

    29
    11
    9
    9
  • 11º

    logo TorinoTorino

    41

    29
    10
    11
    8
  • 12º

    logo GenoaGenoa

    34

    29
    8
    10
    11
  • 13º

    logo LecceLecce

    28

    29
    6
    10
    13
  • 14º

    logo UdineseUdinese

    27

    29
    4
    15
    10
  • 15º

    logo VeronaVerona

    26

    29
    6
    8
    15
  • 16º

    logo CagliariCagliari

    26

    29
    6
    8
    15
  • 17º

    logo EmpoliEmpoli

    25

    29
    6
    7
    16
  • 18º

    logo FrosinoneFrosinoneR

    24

    29
    6
    6
    17
  • 19º

    logo SassuoloSassuoloR

    23

    29
    6
    5
    18
  • 20º

    logo SalernitanaSalernitanaR

    14

    29
    2
    8
    19
Back To Top