Ultimissime Napoli - Ieri il Corriere dello Sport ha pubblicato una splendida intervista al CT Roberto Mancini allegando anche una sorta di mini-focus in merito alla lista dei possibili convocati per l'Europeo. Tra i calciatori a rischio esclusione c'era anche Di Lorenzo, considerato dal quotidiano, indietro nelle gerarchie di destra rispetto a Florenzi e Spinazzola. Il buon Giovanni non è uno che sta molto dietro a quello che si scrive su quotidiani o siti, ma gli è arrivata all'orecchio questa indiscrezione. Non gli ha dato peso perché è consapevole della stima di Mancini, il quale ha sempre speso parole positive nei suoi confronti. La prestazione di quantità e qualità offerta ieri contro il Torino, è l'ennesima dimostrazione che questo ragazzo di Ghivizzano non ha nulla da invidiare a nessuno: macina chilometri a partita, si è adattato a fare il centrale in un momento d'emergenza ed in più fa anche gol. Cosa dovrebbe fare di più per convincere il CT a convocarlo per l'Europeo?
Con tutto il rispetto per Florenzi e Spinazzola, ma in questo campionato non hanno avuto il rendimento costante del terzino del Napoli: il primo è dovuto andare addirittura al Valencia per trovare spazio, l'altro invece alterna presenze a panchine. Purtroppo c'è ancora un pizzico di diffidenza mediatica nei confronti di Di Lorenzo. Sui social c'è chi si è divertito a 'cambiare' (usiamo un eufemismo) il cognome trasformandolo in qualcosa di offensivo. Sarebbe bello se questi guru con migliaia di followers (è questo il dramma) ci mettessero la faccia, anziché usare pseudonimi tipici di coloro che vanno in tilt se la loro 'cuenta' perde consensi. Al di là di questi fenomeni (per modo di dire) c'è un'altra Napoli (la grande maggioranza) che apprezza l'impegno di Di Lorenzo: lo sostiene e ne ammira il sacrificio e la gavetta fatta per poter arrivare all'alba dei 27 anni a marcare gente come Salah o Griezmann che prima vedeva solo in tv o alla Playstation. Caro Mancio, fai le scelte più opportune per l'Europeo. Però su Giovanni, come dicono a Lucca e provincia: "Non fare bischerate".
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