Lotta romana, ai punti meritava il Napoli e si accende qualche spia

Roma-Napoli è stata una partita di alto livello agonistico, tanti duelli fisici e concentrazione massima: un minimo errore avrebbe spezzato l'equilibrio. Forse è più giusto dire che è mancato il colpo di genio. Un tempo per parte, una occasione clamorosa per parte: pareggio giusto. 

Ci voleva carattere per uscire indenni da un Olimpico infuocato come quello di stasera, innescato dalle mosse infrasettimanali di Mourinho. E ci voleva una preparazione fisica notevole per mantere ritmi così alti. Si poteva fare qualcosa di meglio sul piano delle conclusioni in porta: se i portieri non sono stati i migliori in campo, ed il match è finito zero a zero, è evidente che gli attacchi sono stati neutralizzati da entrambe le difese.

Spie che si accendono. Koulibaly e Anguissa confermano il loro stato di grazia, mentre Politano e Zielinski continuano a non incidere e in attesa che si accenda la scintilla, Spalletti li sceglie ancora come primi ad essere sostituiti. Buone le intuizioni di Insigne ma non incisive: spesso si è accentrato e quando si è allargato ha preferito chiacchierare a più riprese con Mourinho.

Ai punti il Napoli meritava la vittoria per la capacità di aver tenuto sotto controllo le folate giallorosse, prevedibili nel primo tempo: palla gol nitida quella capitata ad Abraham. Meritava i tre punti per la personalità dimostrata nella seconda frazione di gioco, sfidando pubblico e avversari, schiacciandoli per buoni tratti nella propria area. Si pareggia anche nel conto dell'espulsione dei due tecnici ma per motivi ben diversi. Fabian argina e fa ripartire, Osimhen lotta e si fa rispettare sui continui colpi ricevuti da Mancini e Ibanez. L'occasione buona è sui piedi del nigeriano che, schiacciato in mezzo ai due centrali, colpisce solo il palo.

La Roma è stata costretta così a limitarsi a qualche contropiede, con ritmi alti sino al 90esimo ma sempre con emozioni centellinate sottoporta. E si resta ancora con soli tre gol incassati in campionato: è uno dei dati positivi con cui si ritorna da Roma. La testa della classifica però da oggi è in condivisione col Milan e la quarta posizione resta distante nove punti: discorsi rinviati al turno infrasettimanale.