Lanciamo un assist alla SSC Napoli. Per il prossimo ritiro di Dimaro, il club potrebbe dare vita ad un'iniziativa dal titolo: "Porta un Marocchi a Dimaro". Al di là delle battute, il teatrino andato in scena ieri nel post-gara di SKY fa abbastanza imbarazzo. Per carità, tutti hanno il diritto di dire la propria ma come urlava Nanni Moretti: "Le parole sono importanti!". Marocchi, legittimamente, ha fatto notare la poca intensità degli azzurri specialmente nel primo tempo . Citare Dimaro, magari il sindaco Andrea Lazzaroni sarà stato contento per la pubblicità gratuita fatta dall'ex calciatore, è sembrata come un voler tacciare il Napoli di scarso impegno. Verrebbe da chiedersi: come mai Marocchi, quando è al commento tecnico delle altre big, se vede qualche calciatore fuori forma o poco 'intenso' si nasconde quasi sempre dietro la solita frase:"Siamo agli inizi: non può essere al top"? Ah, a saperlo...
Se il Napoli non ha vinto contro il Cagliari non è colpa del turnover. Domenica a Lecce, tutti hanno fatto i complimenti ad Ancelotti per l'abilità con la quale sa turnare tutti gli uomini a disposizione. Dopo 72 ore gli applausi si sono sistematicamente trasformati in critiche pretestuose e ricche di un'atavica voglia di gettare fango (usiamo volutamente un eufemismo) su dirigenza, allenatore e squadra. La maturità sta anche nel saper accettare la sconfitta (seppur ingiusta come quella di ieri) senza andare per forza a trovare il colpevole. Se una squadra fa 17 tiri, colpisce due pali ed Olsen è tra i migliori in campo, si fa onestamente fatica a parlare di prestazione deludente. L'unica osservazione critica da muovere nei confronti dell'allenatore, è certamente l'occupazione sbagliata del campo: il Cagliari riusciva sempre a ripartire evitando il pressing alto guadagnando campo velocemente. Al Napoli non manca nulla. Chi oggi ha rimesso il vecchio disco con l'introduzione: "O'Presidente ad agosto..." è lo stesso che una settimana fa piangeva di gioia per l'impresa contro il Liverpool. Il "Pata" ha incastrato Ancelotti e le ambizioni di una piazza. E menomale che Lucas è amico di Diego...
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