Mercato Napoli - L'arrivo di Giovanni Di Lorenzo alla SSC Napoli appare ogni giorno sempre più vicino. Gianluca Torma, torrese di nascita, è stato colui che ha aperto le porte del grande calcio all'attuale terzino dell'Empoli. Era lui il direttore sportivo del Matera quando Di Lorenzo fu venduto al club di Corsi:
"Giovanni è l'esempio che dimostra come in Italia non ci sia la competenza e la meritocrazia nel calcio: si ha paura di investire su ragazzi provenienti dalla C o B. I grandi club non guardano queste categorie. Sento già dire che Di Lorenzo non è da Napoli: una roba assurda. Questo è giocatore vero e lo dimostrerà anche al San Paolo se dovesse firmare".
D'altronde Torma è uno che di scouting se ne intende avendo proposto Skriniar alla Ternana nel 2013 oppure Ceppitelli al Perugia. Purtroppo, ha dovuto smettere con il calcio giocato a 26 anni per un incidente che gli è costato un rene. Fu il presidente della Fidelis Andria a dirigerlo verso la carriera di direttore sportivo e scouting. Nell'ambiente è conosciuto come l'uomo delle plsuvalenze e tra queste rientra di diritrro anche quella di Di Lorenzo.
Quanto ha fruttato la cessione al Matera del terzino?
"Chiusi con l'Empoli sulla base di 600mila euro: fu una delle cessioni più importanti della società. C'era anche compreso un bonus di 130mila euro qualora i toscani fossero saliti in serie A. A chiedere Giovanni fu Vivarini, un ottimo conoscitore del campionato di serie C".
Come reagì il ragazzo a questa cessione?
"Ricordo mi chiamava ogni giorno affinchè il patron Columella si convincesse a cederlo. A Matera avevamo costruito una squadra per tentare la promozione in B, non volevamo cedere i nostri gioielli. Giovanni però, pur essendo grato alla società, voleva Empoli perchè sentiva che quello era uno degli ultimi treni in grado di potergli far fare il grande salto. Oggi a quasi 26 anni si è trovato 'debuttante' in A, magari altrove ci sarebbe arrivato prima: ha avuto il timore di perdere il calcio con il fallimento della Reggina, ma ha avuto la forza e la tenacia di non arrendersi mai puntando sul lavoro quotidiano".
Prima dell'Empoli c'erano altre squadre interessate?
"Si, ma i toscani furono più decisi".
Sei conosciuto per l'abilità di fare plusvalenze...
"Ne ho fatte fare tante alle società con le quali ho lavorato. L'Empoli per Giovanni ne farà una davvero importante visto quanto ce l'hanno pagato. Ma anche quel Matera ne realizzò una molto buona".
Di Lorenzo è da Napoli?
"Perchè non dovrebbe esserlo? Ha delle qualità che raramente ho visto nel calcio. E' riuscito a migliorarsi con tanto lavoro, sacrificio e umiltà. Il fatto sia diventato una rivelazione della serie A non mi sorprende, dispiace solo abbia dovuto aspettare due anni per coronare il sogno di giocare in una big perchè sono già tre campionati che sta dimostrando di essere forte. Lo scouting oggi è un valore aggiunto, ci sono tanti Di Lorenzo in C e B ma i grandi club non li vedono nemmeno. Nel 2006 nella nazionale campione del mondo c'erano tanti giocatori provenienti dalla C che sono arrivati in alto senza scorciatoie o sponsor".
Nel futuro di Giovanni ci sono il Napoli e la nazionale di Mancini...
"Se dovesse andare a Napoli ne sarei felice perchè sono di Torre del Greco quindi vivrebbe dalle mie parti (ride ndr). Al di là di questo sarebbe una soddisfazione pienamente meritata per tutto quello che sta facendo. E' pronto per giocare da protagonista al San Paolo ed anche con la maglia dell'Italia".
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